Non credo al contenuto di questa lettera anonima. Anch'io pensavo, una volta, che la strada giusta fosse quella. Ma mi sono sbagliato. E' venuta fuori una novità che ha dimostrato l'impossibilità di continuare a pensarla in quel modo. Se per un attimo mi immagino nei panni di un Pubblico ministero penso a quanto era veramente "rischioso", una volta, condurre i processi senza poter avere in Tribunale anche dati scientifici sul tavolo. Era un grosso rischio: perchè significava (in mancanza di una prova testimoniale) condurre i processi su indizi che di tutto parlavano fuorchè delle tracce (visibili e non) presenti sulla scena di un delitto. Non si può condurre un processo senza poter fare analisi di laboratorio sulle tracce che si producono al momento di un delitto sulla scena di un delitto. Perchè gli indizi extra-Scienze forensi si possono anche prestare, purtroppo, a doppie ed ingannevoli interpretazioni. Mai come sul caso della Strage di via Caravaggio questo è stato vero: la scena del delitto era piena di elementi ingannevoli. E sono stati questi elementi ingannevoli (unitamente ad alcune suggestionanti ma innocue coincidenze) a confondermi, a disorientarmi, a mandarmi fuori strada. E quindi a farmi pensare ad una ipotesi, ad una pista che invece si è rivelata sbagliata. Non è da prendere sotto gamba questo discorso: l'investigazione classica non è priva di importanza ma non può dare risposte scientifiche sulle tracce presenti sulla scena di un delitto. Le tracce sono un punto di riferimento imprescindibile per cercare di capire veramente bene cosa può essere accaduto.
Non lo so se è ancora viva. Doveva essere molto giovane all'epoca quindi è probabile che sia ancora viva. Una volta chiusa la storia non è stata più ascoltata.
A proposito del "ne bis in idem"...stamattina ho provato ad immaginare la situazione speculare: cioe' l'imputato in carcere da 39 anni ed il DNA sui reperti che non e' il suo; io credo che si sarebbe mobilitato l'impossibile per cercare la grazia...chissa' con queste riforme se si riuscira' a cambiare...mah
La mia opinione è che la lettera anonima di Blue Angel si rivelerà una perdita di tempo. Il medico indicato da Blue Angel non c'entra niente: è innocente. Sui reperti della scena del triplice delitto non sono state trovate sue tracce genetiche. Quindi non ci sono sue tracce che possono dimostrare la presenza fisica sul luogo del delitto al momento del delitto. E manca anche il movente: perché non è vero che Angela aveva una relazione con questo medico (se qualcuno vuole dire il contrario lo deve provare), non è vero che era rimasta incinta (l'autopsia lo ha escluso), non c'è nessuna prova che dalla camera di Angela fu rubato qualcosa (fu trovato rovistato ma da qui a dire che qualcosa fu rubato ce ne corre - va provato). Nella casa di via Caravaggio, inoltre, non risultarono da nessuna parte frammenti di vetro da occhiali da vista sul pavimento del salotto (ci sono dettagliati rapporti della Scientifica a dimostrare la loro assenza). Quella notte qualcuno volle far pensare al medico, disorientando e ingannando i magistrati inquirenti e in un certo senso anche me (che mi sono occupato anni dopo di questo caso dal punto di vista cronistico come articolista e blogger). Questo blog è stato per due anni "al servizio" di questa pista. Ma adesso basta: basta con questo povero medico innocente. A questo fantomatico Blue Angel dico che ha inventato favole. E basta anche perché si rischia, facendo così, di attribuire alla povera Angela Santangelo retroscena passionali che non esistevano da nessuna parte invece. Nelle ultime ore mi è anche venuta in mente una nuova ipotesi, riflettendoci su: ho la sensazione che i tagli superficiali effettuati all'altezza dell'epigastrio, sul corpo di Angela (tagli inferti quando la ragazza era morta - perché non produssero emorragia), forse pure servirono a depistare. Cioè: si voleva far pensare che poteva averli inferti una mano esperta (in campo anatomico) e che questa mano esperta lo aveva fatto per danneggiare un feto o qualcosa del genere. Facendo dunque pensare ad una gravidanza e ad un tentativo di fermarla con quella specie di operazione manuale. Sarà anche una idea sbagliata ma io non la sottovaluterei come ipotesi. Considerando che quella notte si fece tutto il possibile per ingannare e disorientare gli investigatori.
ciao Daniele come stai? ci sono sia pur minime novità sul caso? E' da giorni che mi sembra tutto taccia. Domenico Zarrelli sembra inabissato. E Mario Zarrelli che minacciava denunce a destra e a manca sembra scomparso. Tu sai se qsa si sta muovendo sotto traccia? Dagli ambienti della procura trapela qsa dopo i risultati del Dna e la lettera di Blue Angel? Hanno già archiviato ufficialmente il fascicolo? L'ultima Ansa che ho trovato in archivio risale al 30 agosto. Parla l'avvocato Gennaro De Falco, legale dei familiari di Domenico Santangelo (io non l'avevo mai sentito ma immagino tu lo conosca bene). Auspica una messa in discussione della normativa del "ne bis in idem", definita "anacronistica" in un'epoca in cui "la scienza mette finalmente a disposizione della giustizia elementi di prova ritenuti certi". Aggiunge: "Non chiediamo giustizia, sappiamo che comunque non e' possibile farla, vorremmo almeno essere messi in condizione di poter scrivere la verita' e solo a questa tendiamo''. E chiude con un ricordo personale: "l'amarezza del difensore di parte civile del tempo, l'avvocato Pietro Rocco di Torrepadula che mi onoro' della sua amicizia e delle sue sofferte confidenze''. Ne sai qualcosa?
Ciao. Per quanto riguarda le prossime mosse sul fronte legale non ne sono a conoscenza. Come tutti voi, sono in attesa di vedere come progredirà, se progredirà, la faccenda. Certamente dal punto di vista processuale non ci saranno progressi perchè c'è il Ne bis in idem. Quindi, specificamente su quello che si è appreso il 28 agosto scorso, comunque ci sarà l'archiviazione del caso. Che sia tra un mese o un anno. Ieri il caso è tornato in tv a I fatti vostri. Sono d'accordo con l'avvocato De Falco: io sono favorevole al Ne bis in idem se si tratta di aprire un nuovo processo sulla stessa persona e per la stessa ipotesi d'accusa basandolo però su elementi che già sono stati esaminati e giudicati in lungo e in largo precedentemente. Sono contrario al Ne bis in idem, invece, quando lo si mantiene pur in presenza di un nuovo elemento a carico (quindi sconosciuto fino ad un istante prima - mai saltato fuori) o quando c'è un elemento a carico che è entrato sì in un processo già chiuso ma che non è stato calcolato ai fini del giudizio dalla Corte giudicante (e quindi è come se fosse, comunque, un dato sconosciuto / inedito). Tra l'altro fare eccezioni al Ne bis in idem per situazioni del genere è anche nell'interesse della difesa, non solo di accusa e parte civile: perché con un nuovo processo (per situazioni del genere) la difesa avrebbe tutta la possibilità per fare il proprio lavoro nella sede competente.
"Vi svelo dove e' l'arma". Lo sa' perche' ce l'ha messa lui
RispondiEliminaNon credo al contenuto di questa lettera anonima. Anch'io pensavo, una volta, che la strada giusta fosse quella. Ma mi sono sbagliato. E' venuta fuori una novità che ha dimostrato l'impossibilità di continuare a pensarla in quel modo. Se per un attimo mi immagino nei panni di un Pubblico ministero penso a quanto era veramente "rischioso", una volta, condurre i processi senza poter avere in Tribunale anche dati scientifici sul tavolo. Era un grosso rischio: perchè significava (in mancanza di una prova testimoniale) condurre i processi su indizi che di tutto parlavano fuorchè delle tracce (visibili e non) presenti sulla scena di un delitto. Non si può condurre un processo senza poter fare analisi di laboratorio sulle tracce che si producono al momento di un delitto sulla scena di un delitto. Perchè gli indizi extra-Scienze forensi si possono anche prestare, purtroppo, a doppie ed ingannevoli interpretazioni. Mai come sul caso della Strage di via Caravaggio questo è stato vero: la scena del delitto era piena di elementi ingannevoli. E sono stati questi elementi ingannevoli (unitamente ad alcune suggestionanti ma innocue coincidenze) a confondermi, a disorientarmi, a mandarmi fuori strada. E quindi a farmi pensare ad una ipotesi, ad una pista che invece si è rivelata sbagliata. Non è da prendere sotto gamba questo discorso: l'investigazione classica non è priva di importanza ma non può dare risposte scientifiche sulle tracce presenti sulla scena di un delitto. Le tracce sono un punto di riferimento imprescindibile per cercare di capire veramente bene cosa può essere accaduto.
RispondiEliminaE' piuttosto ovvio chi ha scritto la lettera e perche'. Sono sicuro che dice la verita' sul sapere dov'e' l'arma.
RispondiEliminaquesta del dna è una vittoria a metà, ritenendosi ancora innocente non sapremo mai dalla sua bocca cosa accadde quella sera!
RispondiEliminahttp://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/strage-via-caravaggio/notizie/872022.shtml - Il nuovo articolo di Giuseppe Crimaldi
RispondiEliminaMaria Sandra Thomson e' ancora viva?
RispondiEliminaE' stata mai riascoltata?
Non lo so se è ancora viva. Doveva essere molto giovane all'epoca quindi è probabile che sia ancora viva. Una volta chiusa la storia non è stata più ascoltata.
EliminaA proposito del "ne bis in idem"...stamattina ho provato ad immaginare la situazione speculare: cioe' l'imputato in carcere da 39 anni ed il DNA sui reperti che non e' il suo; io credo che si sarebbe mobilitato l'impossibile per cercare la grazia...chissa' con queste riforme se si riuscira' a cambiare...mah
RispondiEliminaLa mia opinione è che la lettera anonima di Blue Angel si rivelerà una perdita di tempo. Il medico indicato da Blue Angel non c'entra niente: è innocente. Sui reperti della scena del triplice delitto non sono state trovate sue tracce genetiche. Quindi non ci sono sue tracce che possono dimostrare la presenza fisica sul luogo del delitto al momento del delitto. E manca anche il movente: perché non è vero che Angela aveva una relazione con questo medico (se qualcuno vuole dire il contrario lo deve provare), non è vero che era rimasta incinta (l'autopsia lo ha escluso), non c'è nessuna prova che dalla camera di Angela fu rubato qualcosa (fu trovato rovistato ma da qui a dire che qualcosa fu rubato ce ne corre - va provato). Nella casa di via Caravaggio, inoltre, non risultarono da nessuna parte frammenti di vetro da occhiali da vista sul pavimento del salotto (ci sono dettagliati rapporti della Scientifica a dimostrare la loro assenza). Quella notte qualcuno volle far pensare al medico, disorientando e ingannando i magistrati inquirenti e in un certo senso anche me (che mi sono occupato anni dopo di questo caso dal punto di vista cronistico come articolista e blogger). Questo blog è stato per due anni "al servizio" di questa pista. Ma adesso basta: basta con questo povero medico innocente. A questo fantomatico Blue Angel dico che ha inventato favole. E basta anche perché si rischia, facendo così, di attribuire alla povera Angela Santangelo retroscena passionali che non esistevano da nessuna parte invece. Nelle ultime ore mi è anche venuta in mente una nuova ipotesi, riflettendoci su: ho la sensazione che i tagli superficiali effettuati all'altezza dell'epigastrio, sul corpo di Angela (tagli inferti quando la ragazza era morta - perché non produssero emorragia), forse pure servirono a depistare. Cioè: si voleva far pensare che poteva averli inferti una mano esperta (in campo anatomico) e che questa mano esperta lo aveva fatto per danneggiare un feto o qualcosa del genere. Facendo dunque pensare ad una gravidanza e ad un tentativo di fermarla con quella specie di operazione manuale. Sarà anche una idea sbagliata ma io non la sottovaluterei come ipotesi. Considerando che quella notte si fece tutto il possibile per ingannare e disorientare gli investigatori.
RispondiEliminaciao Daniele come stai? ci sono sia pur minime novità sul caso? E' da giorni che mi sembra tutto taccia. Domenico Zarrelli sembra inabissato. E Mario Zarrelli che minacciava denunce a destra e a manca sembra scomparso. Tu sai se qsa si sta muovendo sotto traccia? Dagli ambienti della procura trapela qsa dopo i risultati del Dna e la lettera di Blue Angel? Hanno già archiviato ufficialmente il fascicolo? L'ultima Ansa che ho trovato in archivio risale al 30 agosto. Parla l'avvocato Gennaro De Falco, legale dei familiari di Domenico Santangelo (io non l'avevo mai sentito ma immagino tu lo conosca bene). Auspica una messa in discussione della normativa del "ne bis in idem", definita "anacronistica" in un'epoca in cui "la scienza mette finalmente a disposizione della giustizia elementi di prova ritenuti certi". Aggiunge: "Non chiediamo giustizia, sappiamo che comunque non e' possibile farla, vorremmo almeno essere messi in condizione di poter
RispondiEliminascrivere la verita' e solo a questa tendiamo''. E chiude con un ricordo personale:
"l'amarezza del difensore di parte civile del tempo, l'avvocato Pietro Rocco di Torrepadula che mi onoro' della sua amicizia e delle sue sofferte confidenze''. Ne sai qualcosa?
Ciao. Per quanto riguarda le prossime mosse sul fronte legale non ne sono a conoscenza. Come tutti voi, sono in attesa di vedere come progredirà, se progredirà, la faccenda. Certamente dal punto di vista processuale non ci saranno progressi perchè c'è il Ne bis in idem. Quindi, specificamente su quello che si è appreso il 28 agosto scorso, comunque ci sarà l'archiviazione del caso. Che sia tra un mese o un anno. Ieri il caso è tornato in tv a I fatti vostri. Sono d'accordo con l'avvocato De Falco: io sono favorevole al Ne bis in idem se si tratta di aprire un nuovo processo sulla stessa persona e per la stessa ipotesi d'accusa basandolo però su elementi che già sono stati esaminati e giudicati in lungo e in largo precedentemente. Sono contrario al Ne bis in idem, invece, quando lo si mantiene pur in presenza di un nuovo elemento a carico (quindi sconosciuto fino ad un istante prima - mai saltato fuori) o quando c'è un elemento a carico che è entrato sì in un processo già chiuso ma che non è stato calcolato ai fini del giudizio dalla Corte giudicante (e quindi è come se fosse, comunque, un dato sconosciuto / inedito). Tra l'altro fare eccezioni al Ne bis in idem per situazioni del genere è anche nell'interesse della difesa, non solo di accusa e parte civile: perché con un nuovo processo (per situazioni del genere) la difesa avrebbe tutta la possibilità per fare il proprio lavoro nella sede competente.
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