Gentili lettori,
ripercorriamo insieme le tappe di questi ultimi 3 anni e
cerchiamo di fare il punto della situazione.
*Le tappe:
-16 Novembre 2011: presso l'ufficio dell'allora Procuratore
aggiunto di Napoli dott. Giovanni Melillo viene depositata una Relazione Pro-Veritatae
finalizzata a chiedere la riapertura del caso della Strage di via Caravaggio.
La relazione è divisa in tre parti: una ricostruzione cronistica della vicenda
(firmata dal sottoscritto), una interpretazione criminologica sul possibile
profilo dell'assassino (firmata dalla criminologa Imma Giuliani e dallo
psicologo Fabrizio Mignacca), una proposta d'indagine scientifica moderna sui
reperti ancora custoditi alla luce della storia e dei progressi delle Scienze
forensi (firmata dalla genetista Marina Baldi). La relazione è stata legalmente
supervisionata dall'avvocato Carmen Stizzo, del Foro di Napoli.
-Inizio Maggio 2013: la Procura di Napoli riceve una lettera
anonima. Il mittente e autore della stessa invita a cercare alcuni reperti
custoditi e a impiegarli per analisi di laboratorio da parte della Scientifica.
Presso l'Archivio generale del Tribunale di Napoli (in via Reggia di Portici) vengono
trovati un asciugamano macchiato di sangue, un bicchiere da salotto usato,
strane sigarette a metà o appena accese e poi spente. Sono reperti della scena
del triplice delitto. La Procura li spedisce a Roma, presso la sezione
Scientifica della Polizia di Stato. In laboratorio, gli esperti del Viminale (la
Direzione centrale Anti-Crimine del Ministero dell'Interno - via Tuscolana) li
sottopongono ad analisi di Genetica forense.
Da uno dei reperti, un asciugamano macchiato di sangue,
viene acquisito un profilo genetico. Un DNA. Tale profilo viene poi comparato
con quello di qualcuno e dà esito positivo. L'esito viene portato a conoscenza,
a Napoli, del Sostituto Procuratore dott. Raffaele Tufano, al quale è passato
l'incarico. L'ufficio del dott. Tufano decide di non comunicare nulla,
all'esterno, su quanto è stato scoperto.
-Ottobre/Dicembre 2013: il giornalista investigativo Fabio
Sanvitale, attraverso due articoli di web-magazine e una intervista rilasciata
a questo Blog, rivela in pubblico le ultime novità.
-10 aprile 2014: Il Mattino di Napoli, attraverso un
articolo firmato dal giornalista dott. Giuseppe Crimaldi (uscito sia per
l'edizione cartacea che per quella on-line del quotidiano), rivela che sul
tavolo del Sostituto Procuratore di Napoli dott. Raffaele Tufano è giunto un
risultato importante in merito al caso della Strage di via Caravaggio. Ovvero:
è venuto fuori un nome, identificato attraverso un DNA contenuto in macchie di
sangue a loro volta presenti su un telo. Telo che è uno dei reperti della scena
del crimine. La Procura tace ma allo stesso tempo non smentisce la notizia.
-15 aprile 2014: il giornalista del Mattino dott. Crimaldi torna
sulle ultime novità con un altro articolo (pubblicato nell'edizione on-line del
quotidiano) rivelando che dopo 14 giorni la Procura di Napoli renderà noto il
risultato sulle analisi di laboratorio di Genetica forense condotte sui
reperti. La Procura non smentisce.
-22 aprile 2014: nella rubrica "Lettere e
commenti" (edizione cartacea) del Mattino, la redazione pubblica una
lettera inviata al giornalista dott. Giuseppe Crimaldi dall'avv. Mario Zarrelli
qualche giorno prima. L'avv. Zarrelli è il fratello (ed ex legale) dell'ex
imputato Domenico Zarrelli (quest'ultimo: condannato all'ergastolo in primo
grado nel 1978, assolto per insufficienza di prove in secondo grado nel 1981,
assolto con formula piena in un processo d'Appello-bis nel 1984, assolto in via
definitiva nel 1985, risarcito dallo Stato nel 2006). L'avv. Zarrelli lamenta
alcuni dati contenuti negli articoli del dott. Crimaldi perchè a suo giudizio
errati. Il dott. Crimaldi risponde all'avvocato: prende atto dei suoi richiami
ma contemporaneamente difende il diritto dell'informazione a raccontare gli
sviluppi nuovi (importanti) di una vicenda tragica rimasta senza colpevole e
per la quale, dunque, non si può mai smettere di cercare e accertare la verità.
-29 aprile 2014: un articolo dell'edizione on line del
Mattino, firmato dal giornalista dott. Giuseppe Crimaldi, ci informa che la
Procura di Napoli rinvia di 7-10 giorni la comunicazione dei risultati della analisi
di laboratorio di Genetica forense sui reperti della scena del triplice delitto
di via Caravaggio. Dalla Procura non arriva nessuna smentita a quanto scritto
nell'articolo.
-6/9 maggio 2014: la Procura della Repubblica di Napoli, trascorsi
i 7-10 giorni indicati dal quotidiano Il Mattino, non comunica nulla.
Daniele io già ero perplessa quando il quotidiano Il Mattino comunicò che la Procura di Napoli si sarebbe presa XX giorni per comunicare la notizia (senza nulla togliere al dott. Crimaldi che ha solo riportato i fatti): se si conoscono tali risultati da un anno, cosa cambiano 15 giorni?
RispondiEliminaMah...
Ribadisco, attendere non si può più. Dobbiamo agire, farci sentire
A mio avviso è stata la Procura, con un proprio ripensamento, a far trovare in questa situazione imbarazzante il dott. Crimaldi. Cioè: far circolare notizie poi non seguite dai fatti che erano stati annunciati. Ma il dott. Crimaldi non c'entra. Non è dipeso da lui secondo me.
EliminaInfatti l'ho precisato anche io Daniele: Crimaldi non c'entra nulla. È la Procura che deve assumersi le responsabilità di queste immani prese in giro
EliminaLa Procura deve rendere conto di questo atteggiamento. Dovrebbero farlo anche trasmissioni come CLV o QG. Ma se scrivessimo alla Procura? Già qui siamo un certo numero di persone, insomma dovremmo fare qualcosa per accendere i riflettori su questa vicenda allucinante.
RispondiEliminaRagazzi, vi ripeto la domanda che ho fatto nei commenti dell'altro articolo: cosa stiamo aspettando? Nel senso: cosa dovrebbe accadere, secondo noi, per conoscere il risultato dell'analisi del DNA?
RispondiElimina- Comunicato stampa della Procura?
- Conferenza stampa della Procura?
- Confidenze ufficiose, voci di corridoio, fuga di notizie? (ci sono già state!)
- Altro? (specificare)
Per ogni possibile risposta, scrivete anche se tale eventualità sia possibile, materialmente, tecnicamente, legalmente.
Sarò ignorante in tema di diritto, ma non so se esiste un diritto a conoscere gli indizi e le prove prima e fuori del processo.
(E teniamo presente che la situazione, di fatto, è sempre la stessa, uguale e identica, da oltre un anno. E' cambiato solo il fatto che noi sappiamo, grazie a confidenze del tutto ufficiose, che esiste un risultato delle analisi. La Procura non ha cambiato nessun atteggiamento, la Procura ha lo stesso atteggiamento che ha sempre tenuto. E finora non mi sembra che abbia leso diritti girudicamente riconosciuti nè che abbia mancato a doveri giuridicamente riconosciuti).
Tutto quello che voi Sundance ma da parte loro comunque non c'è stato un comportamento serio: quando sono usciti gli articoli del dott. Crimaldi la Procura (se proprio non aveva intenzione a far sapere qualcosa) doveva scegliere la linea del totale silenzio. Invece cosa hanno fatto? Per tenere buona l'opinione pubblica, dato che Il Mattino è un giornale importante, hanno dato delle scadenze temporali pur sapendo che non avrebbero potuto mantenere la parola. Perché il loro ragionamento è stato "Adesso per tenere buona l'opinione pubblica diciamo che tra 14 giorni comunicheremo quello che sappiamo. Nel frattempo sicuramente la gente si dimenticherà, con tutti gli altri fatti importanti e recenti che ci stanno". Dopo 14 giorni non è successo niente infatti. Il dott. Crimaldi sarà andato a chiedere spiegazioni e loro, seguendo lo stesso ragionamento di prima, hanno detto "Altri 7-10 giorni" (intanto la gente dimentica). Difatti dopo neanche 7-10 giorni è successo qualcosa. E adesso non ha senso dare altri rinvii. E' serio tutto questo?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAdesso che c'è questo risultato? É da un anno che c'è.
RispondiEliminaNon ho capito quali sarebbero queste difficoltà sulla scelta del criterio per agire.
Non devono agire, devono comunicare il risultato delle analisi.
Non sono riusciti a farlo in 365 giorni e nemmeno adesso.
L'unica soluzione è che qualcun altro si prenda la briga di dirlo, ma non uno qualsiasi. Altrimenti non si fa niente.
Di certo non possiamo farlo noi cittadini comuni. Una persona che ha una autorità può farlo. Il problema è che le persone di autorità, e che quindi sono un po' meno indifese dei cittadini comuni sul piano legale, hanno le mani bloccate dalle regole del loro lavoro. Per quanto mi riguarda da questo momento non posso fare altro che mettermi a guardare. Non possiamo rimetterci la salute e farci il sangue amaro tutti i giorni a causa delle regole del nostro stesso Codice di Procedura Penale. E più di quello che ho fatto (tutto il lavoro nel Blog) non posso fare. Incluso: essermi spinto ai limiti veramente massimi di dove potevo arrivare nel far capire "Chi", aver cercato di far svegliare Quarto Grado e Chi l'ha visto?, aver detto ai parenti ancora in vita delle vittime che non serve a niente, da parte loro, fare i silenziosi spettatori di quanto sta accadendo, aver contattato il Tgr Campania. Ma che tutto questo serva ad aprire una riflessione in Italia: è giusto limitare la Revisione processuale alle sentenze definitive di condanna? Perché vedete, poi, quello che succede? Diventiamo noi quelli che rischiano di mettersi contro la legge in quanto la legge dà tutela sociale e legale a chi non la merita. Rischiamo noi di ritrovarci denunciati (e non lo meritiamo) anziché qualcun altro (che lo meriterebbe).
EliminaSante Parole caro Daniele.
RispondiEliminaViviamo nel "paese dei trastulli", dove se vuoi la verità e lotti per la verità, casomai ti esponi, rischi di prendere tu "una denuncia";
La procura, comunque ,non stà agendo bene; Non esiste conoscere il nome di " un mostro" perchè è tale che si tratta, e non comunicarlo.
Ribadiamo, che tutto può essere e chiunque può essere, e, ribadiamo, che il "mostro" può essere morto o vivo.
Se vivo, esiste una pericolosità "sociale". Se morto, non c'e questa problematica, ma resta sempre il "diritto alla verità".
Qua non si tratta di un "furto di mele", qua si tratta di uno che ha ucciso brutalmente.
Quindi? E' assolutamente assurdo non comunicare.
Seguo questo forum da poco tempo, anche se da sempre questo caso ha suscitato il mio interesse. Sono perciò rimasto colpito da questi ultimi clamorosi sviluppi. Ci sono alcune domande di matrice legale che vorrei potessero essere chiarite:
RispondiElimina- il DNA riscontrato sulla scena del crimine doveva essere confrontato con quello dei possibili sospetti, vivi o morti che fossero. Per ottenere il DNA da cadavere non vi sono problemi. Ma per un individuo della lista dei sospettati, già sottoposto a processo e assolto, ad esempio, tanto per non fare nomi, l'attuale acquisizione del DNA a che titolo può avvenire? Poteva egli rifiutarsi di fornirlo?
- se l'identificazione del DNA effettivamente fosse prova (ricordiamolo, solamente prova) contro un uomo già processato e assolto, come si comporta normalmente la Legge? Ovvero: come può muoversi la Procura? Supponiamo che il delitto non risalga a 40 anni fa ma a 4: la pericolosità sociale è un problema da non sottovalutare, ovviamente. E allora cosa può fare la Legge?
Chiedo scusa se alcuni concetti magari sono già stati espressi, ma non ho potuto leggere tutti i post dal primcipio! Grazie e complimenti per il lavoro svolto
Ciao. Grazie a te. Mi dispiace che sul caso della strage di via Caravaggio sia finita così. Uso il termine "finita" perchè per come si sono messe le cose non vedo proprio in che modo la gente possa riuscire a sapere il nome dell'assassino dei Santangelo, identificato 1 anno fa attraverso il DNA e da 1 anno conosciuto dalla Procura di Napoli. Perchè è inutile girarci intorno: il finale è che l'assassino è stato scoperto ma il suo nome non può essere detto. Il suo profilo genetico può già essere considerato ufficiosamente Prova, in quanto venuto fuori da macchie di sangue presenti su un reperto. Ma l'ordinamento prevede che anche dinanzi ad un dato scientifico che può considerarsi inequivocabilmente Prova (in quanto, per tutto quello che si sa su questo dato, dare una diversa interpretazione significa insultare l'intelligenza e sfidare la logica) è obbligatorio il processo penale. In quanto ufficialmente solo il Giudice ha il potere di conferire il valore di Prova. In questo caso, la persona identificata non può essere processata. Il silenzio della Procura è stato tuttavia molto eloquente: la gente non può sapere però ognuno ci può arrivare a capire. La Procura non può muoversi violando l'ordinamento e quindi ha le mani legate dalle regole che deve rispettare. Andrebbero cambiate le regole. Che non stanno al passo con i tempi. Anche se, personalmente, Scienze forensi moderne o meno, io non sono d'accordo affatto con il testo dell'articolo 649 del Codice di Procedura Penale. A me piace che la Giustizia abbia come simbolo una Bilancia: ma proprio per questo la Giustizia deve funzionare realmente come una Bilancia. Una Bilancia che deve mantenere un perfetto equilibrio: non deve pendere, in più, verso una sola parte. Se è vero però che la Procura non può ricevere rimproveri da questo punto di vista, nel senso che non può violare le regole del proprio lavoro, è anche vero però che ha sbagliato a far arrivare alla carta stampata informazioni su scadenze temporali se sapeva che non poteva rispettarle. Hanno messo in una situazione imbarazzante un giornale di tutto rispetto e molto serio come Il Mattino, proprio perchè alle scadenze indicate dal quotidiano napoletano (14 giorni, poi 7-10 giorni) è seguito un totale silenzio dall'altra parte. Questo non è stato serio da parte della Procura. Lo hanno fatto probabilmente per tenere buona l'opinione pubblica sperando che nel frattempo la gente dimenticasse. In modo tale che, una volta dimenticata la faccenda, il nome della persona identificata non fosse più "reclamato", richiesto.
EliminaFabrice esattamente come si sia giunti al DNA dei sospettati ancora in vita non si sa... Ma accade che gli inquirenti ricorrano a "stratagemmi" per venirne in possesso, tipo sequestrare un bicchiere dove il sospettato ha bevuto eccetera. Comunque, così come gli inquirenti non devono chiedere permessi per estrarre un DNA da una persona deceduta (ad esempio la moglie del dott. De Laurentiis è in vita, non conosco la dinamica ma dubito fortemente che abbiano chiesto il permesso alla vedova) di certo nessuno ha chiesto il permesso per reperire il DNA dei sospettati ancora in vita.
EliminaIn gioco qui c'era un 'indagine per omicidio...
Dico c'era perche' tutto è poi caduto nel vuoto....
Grazie per la risposta. Sono assolutamente d'accordo riguardo la inadeguatezza della Legge rispetto ai tempi. Oggi la scienza può fornire risposte impensabili anche solo 20 anni fa. Tuttavia, non credo che in Procura si potesse sperare in una dimenticanza dopo soli 10-15 giorni della faccenda, capirei se avessero detto 6 mesi.. Forse vi sono questioni/pressioni di tipo legale rispetto al comunicare una notizia che potrebbe indubbiamente avere ripercussioni in particolare su una persona che fosse tuttora in vita, proprio perchè la Giustizia non può nulla. Platone diceva che la Giustizia in ritardo è la peggiore delle ingiustizie e anche se, in casi come questo, la solidarietà e la necessità di verità sono tutte dalla parte delle vittime, un briciolo di pertinenza vi è comunque anche rispetto a questa situazione. Perlomeno nel chiedersi: come gestire, anche solo a livello di Stato, la condizione di una persona che tutti a quel punto saprebbero essere colpevole?
RispondiEliminaForse considera anche la "Casta" del proprio ambiente: farebbero una brutta figura anche i giudici (vivi o morti nel frattempo) che emisero una certa sentenza d'Appello e una di Cassazione. Hai visto la reazione pubblica e mediatica aggressiva e accesa che ha avuto il Presidente della Corte d'Appello di Perugia (la Corte che aveva assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito - delitto Meredith Kercher) quando la Cassazione ha annullato con rinvio quel processo e quando la Corte d'Appello di Firenze ha nuovamente condannato i due imputati? In Italia, Fabrice, ci sono voluti 40 anni, dalla caduta del Fascismo, per togliere di mezzo il Codice di Procedura Penale Rocco e sostituirlo con quello Vassalli. Figurati un po': questo Paese arriva sempre per ultimo, in tutto.
EliminaInfatti si era capito Daniele che dietro a questo silenzio si vuole proteggere qualcuno. Ma la nostra voce deve diventare più forte di questi silenzi, dobbiamo abbattere queste mura, ed andare avanti nel nostro unico intento di consegnare verità ad una famiglia morta massacrata.
EliminaMi dispiace se qualcuno a suo tempo sbagliò, l'unica cosa che mi rincuora è che l'errore fu fatto "in buona fede", ossia senza il supporto delle analisi genetiche del DNa, che, da sole, avrebbero consegnato verità e giustizia al di là di ogni dubbio....
Certo Maria.
EliminaCome detto prima su questo blog, la chiave possono essere i parenti delle vittime. Non so se sono a conoscenza o meno dei risultati, forse Tenebre può rispondere a questo, e se la procura ha l'obbligo di comunicarlo ai parenti. Se si, immagino chi gli vada bene così visto che non si è mosso niente per un anno, ma se non vogliono averci più niente a che fare con questa tristissima storia, è un loro sacro diritto.
RispondiEliminaSiamo abituati a vedere i parenti delle vittime in televisione per mettere pressione e velocizzare le procedure, ma non tutti sono uguali e bisogna rispettare questa loro scelta.
Infatti in questo caso i parenti delle vittime non sono andati a piangere in tv per una verità che spetta loro di diritto e come risultato non si muove nulla....
EliminaSempre più indignata.
ma a questo punto sorge spontanea una domanda: i tre sospettati o sono morti o sono gia stati definitivamente giudicati. giusto? ma questo la procura lo sapeva già, prima di procedere alla riapertura del caso. Allora perchè ha fatto gli esami sul Dna ritrovato sui reperti sapendo che poi non avrebbe potuto fare nulla? era solo per soddisfare la curiosità di qualcuno e basta? mi sembra troppo strano.
RispondiEliminaSono persone sobrie e riservate, con molta compostezza e dignità, i parenti ancora in vita delle vittime. E io, anche per questo motivo, li rispetto molto. Delle tre persone entrate in questa vicenda come sospettati: uno è vivo, uno è morto, uno non si sa se vivo o morto. Delle tre persone entrate in questa vicenda come sospettati: solo uno è stato processato e ha avuto una sentenza (di assoluzione) passata in giudicato, 29 anni fa.
RispondiEliminaGià, perché fare gli esami sul dna se poi non si voleva farne nulla? Io dico che i risultati vanno comunicati, perché coloro che furono ingiustamente sospettati, abbiano giustizia, morti o vivi che siano
RispondiEliminaChiaramente quando la Procura ha deciso di agire non sapeva chi sarebbe stato identificato con la prova scientifica. Forse, anzi, immaginava di arrivare a chiunque altro fuorchè a una certa persona. Ricordo che il Procuratore aggiunto Melillo (quando ci andammo a parlare il 16 novembre 2011) fece l'ipotesi che magari nel frattempo il responsabile della strage fosse deceduto. Io stesso sono rimasto sorpreso in un certo senso. Non mi sarei mai aspettato di trovare proprio quel nome. Pensavo che non c'entrasse niente. O forse, almeno, speravo che non c'entrasse niente. Invece. Non si può mai dire nella vita.
EliminaEsatto Simona, concordo con te. I risultati degli esami del DNA vanno comunicati anche perchè delle tre persone entrate in questa vicenda, due sono innocenti. A queste persone vanno delle scuse e devono uscire definitivamente dalla scena del massacro di via Caravaggio come ipotetici sospetti....
EliminaIl mio Blog è diventato a quanto pare (e questo mi onora) un importante punto di riferimento, nel web, per la conoscenza approfondita di questo caso. Il fatto, quindi, che dal Blog sia stato tolto tutto ciò che riguardava il De Laurentiis e il Turro perché (lo ribadisco) nessuno dei due c'entra con questo triplice delitto, è già un fatto importante. Che restituisce ad entrambi la verità: De Laurentiis era innocente, Turro è stato un fuorilegge nella sua vita e quindi un bruttissimo individuo ma con questa strage non c'entra niente anche lui. Però sicuramente in alcuni documenti giudiziari (che hanno un valore ovviamente maggiore di un Blog - un valore istituzionale), purtroppo, loro restano ancora dei sospettati per questa strage: nella sentenza del Tribunale di Napoli, sezione civile, che ha risarcito chi sappiamo il cognome De Laurentiis viene associato al termine "Sospettato". E purtroppo tale resterà la cosa perché anche la causa civile è terminata con sentenza passata in giudicato. Mi dispiace molto per i familiari del medico. Purtroppo questi sono gli sconquassi e le contraddizioni che certe volte i Tribunali del nostro Paese producono.
EliminaPerché evidentemente la lettera anonima è stata abbastanza convincente da non ignorarla, e hanno agito di conseguenza.
RispondiEliminaCosa avrebbero fatto se non gli fosse stato "suggerito"? Ritardato ancora, oppure nulla.
Preferite questa di situazione, con una certezza che ahimé non possono comunicare, oppure quella di prima, con molte illazioni e congetture?
Io direi questa, anche se non porta a nulla.
Infatti sono convinto che se fosse stato per la relazione Pro-Veritatae del gruppo di lavoro del quale ho fatto parte (io, Giuliani, Mignacca, Baldi, avv. Stizzo), e depositata in Procura il 16 novembre 2011, non sarebbe successo assolutamente niente. A mio avviso si può tranquillamente affermare che l'allora Procuratore aggiunto Melillo decise di non fare proprio niente dopo aver letto quella nostra relazione. E probabilmente decise di non fare niente perchè alla nostra relazione non si accompagnava un interessamento, una richiesta dei parenti ancora in vita delle vittime e perchè al dott. Melillo sembrò che la soluzione del caso interessasse solo ad un gruppo di lavoro formato da 5 persone. Dobbiamo ringraziare quindi l'anonimo mittente dell'anonima lettera di un anno fa se la Procura si è decisa a fare qualcosa su questo caso. Infatti quando il 31 ottobre 2013 il giornalista Fabio Sanvitale ha dato la notizia, c'era qualcosa che non mi tornava. Perchè mi sono chiesto: "Come è possibile? Noi abbiamo depositato la richiesta di riapertura del caso il 16 novembre 2011 e la Procura avvia analisi di laboratorio sui reperti solo dopo 17 mesi?". La risposta l'ho trovata quando circa un mese fa il dott. Crimaldi del Mattino ha spiegato e svelato quale accadimento ha determinato, in realtà, l'apertura di una indagine scientifica moderna: la lettera anonima d'inizio maggio 2013. Un fatto scollegato dalla richiesta del nostro gruppo di lavoro e avvenuto praticamente dopo 1 anno e mezzo che il nostro gruppo di lavoro aveva fatto richiesta di nuova indagine. E tutto, così, mi è stato chiaro. Non me la sono presa però: perchè l'importante è il risultato al quale si è arrivati. E non me la sono presa perchè comunque immaginavo che sarebbe stato difficile: il nostro gruppo di lavoro stava cercando, nel novembre 2011, di "spostare una montagna". Proprio perchè: eravamo isolati, non c'erano appoggi esterni, non c'era seguito mediatico, non c'erano con noi i parenti ancora in vita delle vittime. Per un qualche motivo, invece, la lettera anonima di 1 anno fa è riuscita a far "spostare la montagna". Sicuramente è meglio adesso che prima. Se mi volto indietro, veramente mi viene difficile credere che gli eventi si sono combinati in un modo tale da portare fino alla svolta decisiva. Per un caso di 40 anni fa che ormai tanti avevano dimenticato e che oggi molti neanche conoscevano. Quindi sono stati tre anni a loro modo fortunati e "produttivi". Da questo punto di vista è una vittoria e una soddisfazione. Ma allo stesso tempo è anche una sconfitta: perchè non può più avere luogo un processo e perchè la verità resta confinata tra pochi e non comunicabile in pubblico.
EliminaMa francamente rimango ancora piu' allibito...per come vanno le cose in questo paese; cioe' un gruppo di lavoro composto da persone qualificate e competenti elabora una dettagliata relazione e non succede nulla; arriva una lettera anonima e partono le analisi di laboratorio?? mah....siamo proprio in un paese che gira al contrario...
EliminaBravo Arturo, hai centrato la questione.... Anche io sempre più senza parole....
EliminaQuesto Paese gira molto al contrario infatti (e purtroppo). La nostra società è ormai tutta sotto sopra.
EliminaAvete provato a chiamare chi l ha visto???
RispondiEliminaIo provai a contattarli qualche mese fa, ma purtroppo, e con mia sorpresa, mi risposero che non vi erano novità rilevanti sul caso nonostante avessi segnalato loro l'articolo del giornalista Fabio Sanvitale nonchè questo blog dove venivano invece riportate le importanti novità sul cado, ossia che i reperti erano stati nuovamente analizzati e che la Procura conosceva il nome di una persona estranea ai Santangelo che aveva macchiato di sangue un asciugamano ritrovato nei pressi della vasca padronale dove giacevano i cadaveri di Domenico e Gemma.
EliminaCi rimasi molto male, perchè seguo Chi l'ha Visto? da vent'anni ed ho sempre creduto che nessuno li potesse fermare. Il loro disinteressamento anche ora che dovrebbero parlarne proprio perche' la Procura tace mi infastidisce e mi irrita parecchio.
Sto preparando una lettera, che va avanti lentamente, in cui chiedo alle varie redazioni di riaccendere i riflettori su questa vicenda affinchè la Procura parli.
E, nel caso di Chi l'ha Visto?, non mancherò di trasmettere loro il mio disappunto.
Come già dissi qualche giorno fa, attraverso qualche contatto ho (quindi indirettamente) segnalato la questione sia a Chi l'ha visto? che a Quarto grado. Ma, almeno per il momento, i miei contatti non mi hanno portato risposta da parte delle due trasmissioni tv.
EliminaCerto, questo ostinato silenzio di CLV e QG su questa faccenda mi insospettisce molto, Maria, la tua lettera, oltre che alle redazioni di queste trasmissioni, bisognerebbe mandarla, per conoscenza, anche ai giornali, (sperando che la pubblichino), così la vicenda acquista un rilievo più ampio, e non resta 'tra di noi', e costringerli ad una risposta. Io insisterei a chiedergli conto del fatto che, pur avendo un risultato certo, loro non si degnino di parlarne affatto. Insomma, cerchiamo di sputtanarli un pò.
RispondiEliminaCerto Simona, è proprio quello che intendo fare. Voglio scrivere una lettera standard da inviare ai maggiori programmi televisivi tipo CLV e QG, oltre che ai giornali -tutti!- nonchè a Lucarelli, Augias, ecc. Per quanto riguarda la trasmissione CLV è prevista una piccola "variante" con tiratina d'orecchie (sempre con i modi garbati e mai fuori dalle righe, per carità) in cui faccio notare loro di come si stiano ostinando ad ignorare un caso in cui c'è molto da dire, non solo perchè la strage di via Caravaggio non è più un caso insoluto, ma anche e soprattutto perche' ci sono molti argomenti attualissimi ad esso collegato: vogliamo dare merito alla scienza che ci permette, oggi, di giungere a questi risultati? Vogliamo parlare o no della nostra giurisprudenza, a dir poco giurassica rispetto ai passi da gigante della scienza? Vogliamo far uscire definitivamente da questa scena chi con quel massacro non ha nulla a che fare?
EliminaCome hai detto una volta giustamente anche tu, Simona, quando mai CLV ha avuto bisogno di conferme da parte di altri per giungere alla verità? Ma per favore.....
Caro Tenebre, innanzitutto ti ringrazio per questo ottimo blog e per il tuo lavoro, seguo questo caso da diversi anni con molto interesse.
RispondiEliminaSe davvero la soluzione di questo caso fosse il "ne bis in idem" sarebbe assolutamente clamoroso (sinceramente spero non sia vero) e un'enorme sconfitta per la giustizia italiana. Questo istituto ha un fondamento (esiste anche negli USA e non so in che altri paesi), penso sia giusto che, dopo tre gradi di giudizio con un'assoluzione definitiva, una persona abbia diritto a stare tranquilla. Anche se in questo caso avrebbe effetti distorsivi, su questo sono d'accordo, però non si può restare tutta la vita in balia della giustizia. Trovo, inoltre, assurdo il silenzio della Procura di Napoli, tanto prima o poi dovranno rivelare questo nome, l'unico modo per accelerare i tempi (come per tutte le cose in Italia), come giustamente dite, è dare copertura mediatica alla vicenda (Chi l'ha visto, Quarto Grado).
La Giustizia è sconfitta in questo Paese: non solo per il caso via Caravaggio. Ci sono diversi episodi giudiziari che stanno sotto sopra: ovvero innocenti che sono ancora considerati colpevoli (prima categoria) ed ex imputati assolti ma che non lo meritavano affatto (secondo categoria). Oppure condanne ridimensionate con conseguenti pene morbide (terza categoria). Nella prima categoria metto sicuramente Michele Perruzza (delitto Capoccitti, agosto 1990), Mario Vanni-Giancarlo Lotti (alcuni delitti del Mostro di Firenze, ottobre 1981-1985), Ciro Imperante-Luigi Schiavo-Salvatore La Rocca (delitto Munizzi/Sellini, luglio 1983). Nella seconda categoria (assoluzioni immeritate) metto gli ex imputati dei processi sul delitto di Simonetta Cesaroni (agosto 1990) e sulla strage di via Caravaggio (ottobre 1975). Nella terza categoria metto il processo sul rogo alla Thyssenkrupp di Torino. Per un motivo o per un altro, sono tutti disastri della cosìddetta giustizia del Tribunale italiano. Chi doveva stare fuori è dentro, chi doveva stare dentro è fuori, chi meritava un certo capo d'accusa ne ha ottenuto un altro più lieve. E' forse una fortuna, un caso fortuito, che processi come quelli sul delitto Kercher, sul delitto Rea e sul delitto Lorenzi sono invece terminati in maniera giusta.
EliminaIo, negli ultimi tempi, ho parlato di abolizione del Ne bis in idem, e quindi dell'art. 649 del Codice di Procedura Penale, proprio sulla base dell'incazzatura provata (ma molto giustificata) per quello che è successo, in Tribunale, con i delitti Simonetta Cesaroni e famiglia Santangelo. Nel primo caso, perchè l'Appello e la Cassazione non hanno svolto un lavoro corretto. Hanno sbagliato tutto danneggiando i diritti elementari della Parte civile in particolar modo: e ho mille motivi per dimostrare perchè hanno sbagliato tutto calpestando le regole (l'Appello e la Cassazione). Nel secondo caso, perchè una prova scientifica giustifica e legittima ampiamente il rimettere processualmente in discussione una sentenza definitiva dunque rivelatasi sbagliata e che non si era basata su prove scientifiche a suo tempo. Allora: se si vuol mantenere il Ne bis in idem, è obbligatorio che i processi non siano una Farsa (come lo sono stati quelli di secondo e terzo grado sul delitto Cesaroni) ed è obbligatorio pensare ad una legislazione al passo con i tempi per quelle eccezioni che si possono verificare (esempio: caso strage via Caravaggio - con tutto quello che adesso è stato scoperto). E' comodo, dopo, parlare di Ne bis in idem e di ex imputati che vogliono stare tranquilli: chi risponde della responsabilità di processi Farsa? Della vittima e dei suoi parenti e familiari che ne sarà? Anche i parenti di una vittima hanno diritto a vivere bene, cioè ripagati dalla Giustizia (quella vera). Anzichè ricevere uno sberleffo dal Tribunale.
EliminaSono d'accordo con te, la mia considerazione era a carattere generale. Ovvio che i processi Farsa vadano evitati, è chiaro che se c'è dolo da parte dei giudici ne dovranno rispondere e il processo andrebbe annullato (a questo proposito una legislazione più severa mi vedrebbe senz'altro favorevole). Non ho seguito l'Appello e la Cassazione del caso Cesaroni, ho visto solo il processo di primo grado. Fa male sapere che non è stato svolto un buon lavoro, a mio parere lì nasce tutto dalle indagini iniziali (essendo il fatto accaduto ad agosto) che sono state condotte male da quanto ho sentito.
EliminaTutte le lacune e le manchevolezze dell'indagine di Polizia giudiziaria del 1990 sono rientrate con le indagini di Polizia giudiziaria del 2003-2009 e con il processo di primo grado del 2010-2011. Incluso: le indagini scientifiche condotte dai consulenti di settore della Procura e dai consulenti di settore della Parte civile.
EliminaIo credo che bisogna insistere nel "martellare" le varie trasmissioni, prima o poi dovranno farsi vive. Inoltre sono certo che insistere con la redazione del mattino, inviando centinaia di mail di chiarimento, possa far in modo che un altro articolo sull'argomento debba uscire. Al di là delle promesse mantenute o meno dalla Procura, un giornale serio come Il Mattino che dà una notizia e indica una data, alla scadenza di quella data ha il dovere di dare ulteriori sviluppi informativi ( anche dicendo magri che la procura non vuole dare il nome) e non puo' abbandonare i propri lettori che in quella notizia hanno creduto. Altrimenti perde di credibilità il giornale.Per questo invito tutti a inviare lettere a Il Mattino. Sotto i riflettori mediatici del giornale qualcosa si muoverà.
RispondiEliminaRagazzi, io sto scrivendo, sia alle testate dei giornali sia alle principali trasmissioni televisive. Certo, molto a rilento per una serie di motivi anche alieni alla mia volontà.
EliminaVisto che ci teniamo tutti a questo caso ed alla verità, vi prego di fare altrettanto. So che alcuni di voi lo hanno già fatto, ma vi prego insistiamo tutti!!!
Noi non abbiamo il potere mediatico dalla nostra parte, solo la nostra voce. Facciamo sì che si possa udire.
Non solo per i Santangelo, non solo per aiutare Daniele che già ha fatto molto: ma per dar merito al grande lavoro dei genetisti che ci hanno lavorato, per un applauso alla scienza, per la nostra giustizia, affinchè si metta al passo con i tempi, per i "sospettati" affinchè escano ufficialmente dal fango di questa storia, per la verità che, ricordiamocelo, è un bene di tutti e non un privilegio di pochi, e neanche la Procura di Napoli ci può togliere
Ieri ho contattato il dott. Crimaldi e gli ho scritto "Dottore, allora non c'è più niente da sperare? E' finita così? Se è finita così è meglio saperlo e subito così uno non rimane in uno stato di sospensione e si toglie definitivamente il pensiero". Non ho avuto risposta. Un silenzio che non so come interpretare naturalmente. Cioè: il dott. Crimaldi preferisce non parlarne più di questa storia perché comprensibilmente è rimasto scottato per la situazione imbarazzante in cui lo hanno fatto piombare? Il dott. Crimaldi non ha risposto perché dovrebbe o potrebbe ancora succedere qualcosa ma tutto deve andare sotto silenzio massimo finchè non succederà? E' un silenzio che può significare tutto e niente.
Elimina*Faccio presente che anche dal Tgr Campania non mi hanno saputo dire se, allora, la faccenda è da considerarsi chiusa, arrivati a questo punto. Come se la Procura, forse, è ancora in dubbio perché sta vedendo se esiste tecnicamente una qualche scorciatoia che permetta comunque di fare qualcosa. Questa almeno è l'impressione che ne ho ricavato parlando di questo punto specifico con la redazione del Tgr Campania, due giorni fa.
EliminaE noi continuiamo a scrivere anche ad altre testate nonchè a programmi televisivi
EliminaUna barzelletta senza fine. Una vergogna.
RispondiEliminaNe abbiamo le palle piene.
Vogliamo la "giustizia" per degli innocenti uccisi senza pietà.
Manifestiamo, scriviamo tutti a "chi l ha visto"; Ragazzi, forza, tempestiamo di mail la redazione.
Tutti quelli che vogliono giustizia per i "Santangelo".
La verità non è omertà.
LA MAIL DEL PROGRAMMA : 8262@RAI.IT
Io ho già scritto due volte a Chi l'ha Visto?
EliminaAdesso gli scrivo la terza volta in cui aggiungo una tiratina d'orecchie per il loro inaspettato silenzio che poco mi piace e poi mi presento, che credi?
Sono con te Maria.
RispondiEliminaHo letto che hai scritto.
Anche io l'ho fatto.
Facciamolo tutti.
Ce la dobbiamo fare, vogliamo la verità.
Vogliamo la "pace eterna" per Angela,Domenico,Gemma e Dick
Grazie Simone. Mi auguro che altri amici del blog ci aiutino e siano compatti in questa iniziativa. Li dobbiamo sfinire di email. Questo silenzio è vergognoso. Ci stanno rubando la verità.
EliminaSe tu sei d'accordo Simone, aggiorniamoci di volta in volta man mano che scriviamo alle redazioni dei giornali e/o dei programmi televisivi. Sia per martellarli insieme sia per darci spunti reciproci per avere nuovi destinatari a cui mandare le nostre email. Prima o poi qualcuno ci ascolterà
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RispondiEliminaMaria, diteci tu e Daniele.
RispondiEliminaNoi siamo con voi.
Se hai spunti, o idee, che ben vengano.
Ragazzi aiutateci tutti..con mail o spunti.
Fatelo per i Santangelo!
Intanto, ho trovato in rete notizie del Turro, vediamo se Daniele Conferma, è stata "data notizia"( a meno che non sia un omonimo), e, a mio parere non lo è, in quanto la data di nascita si troverebbe, della morte "presunta" richiesta dalla famiglia nel 1999.
RispondiEliminaSe è lui, probabilmente è morto.
La trovai anche io un paio di anni fa e la segnalai a Daniele, ma probabilmente non è lui, visto che il nome esteso del "nostro" era Annunziato Palmiro.
EliminaMandaci il link della domanda di dichiarazione di morte presunta che hai trovato del Turro. Purtroppo anche io temo, come già ti ha risposto sundance, che si tratti di un caso di omonimia. Infatti l'età anagrafica più o meno corrispondeva, nonchè il luogo di nascita, ossia la Calabria (mi pare proprio Reggio Calabria), ma purtroppo si tratta di Annunziato Turro, quindi non il brigante dell'Aspromonte, il cui nome completo è Annunziato Palmiro Turro. In un documento ufficiale il nome va scritto per intero
EliminaFeci già delle ricerche in proposito. Parlai anche con un avvocato di Torino che stava seguendo questo caso di dichiarazione di morte presunta: sembra che si tratti di omonimia.
Elimina(1) Ho notato che nel Forum Up sul caso del Mostro di Firenze qualcuno mi ha dato del diffamatore. Io non sto diffamando proprio nessuno: sulla base delle informazioni che sono riuscito ad acquisire nei dietro le quinte, e che non ritengo infondate, posso affermare che è stato identificato un DNA risultato estraneo alle vittime. Questo è un punto, un fatto. E dire questo non è diffamatorio. Indubbiamente c'è un altro aspetto, ma come possiamo sfuggirgli? Questo DNA (identificato) si trova su un reperto della scena della strage ed è venuto fuori da sangue presente su questo reperto. Questo è un dettaglio che è stato rivelato anch'esso in pubblico: lo disse il giornalista Fabio Sanvitale in una intervista rilasciata per questo Blog il 16 dicembre 2013 e lo ha scritto il giornalista Giuseppe Crimaldi su Il Mattino il 10 aprile 2014. Pur con tutto il garantismo del quale è imbevuto questo Paese, vogliamo essere innocentisti e buonisti persino dinanzi ad un fatto quanto meno molto molto critico e grave come questo? Cioè che questo DNA è contenuto nel sangue presente su un reperto? Io non me la sento perchè è un dato troppo critico e compromettente per essere giustificato, per ricevere spiegazioni diverse. Mi dispiace quindi per l'utente Valmont del Forum Up sul caso del Mostro di Firenze. E se proprio vogliamo dirla tutta, io penso che fino ad oggi non sono state trattate a modo le vittime: il sign. Domenico Santangelo è stato fatto passare come una persona che se la faceva con persone poco pulite e che addirittura, insieme alla seconda moglie, poteva mettersi a ricattare dei delinquenti; la figlia di lui, Angela, è stata quasi collocata al centro di una inesistente relazione con un medico e al centro di una strage avvenuta per inesistenti motivi di gravidanza e aborto. Capisco che Valmont vuole avere un occhio di riguardo per chi si trova compromesso con un caso giudiziario (ha simpatia più per i sospettati e gli imputati evidentemente) ma quì bisogna tener conto delle vittime prima di tutti e prima di ogni altra cosa. La famiglia Santangelo era una famiglia a posto e le piste alternative proposte dall'avv. Mario Zarrelli sono assolutamente inesistenti e senza prove. Anzi: sono piste che hanno portato immeritate ombre su tre persone che erano completamente a posto.
RispondiElimina(2) Poi: sembra che Valmont non vuole accettare (o quasi) il fatto che Il Mattino abbia raccontato cose attendibili. Fattene invece una ragione Valmont: Il Mattino ha raccontato cose attendibili. Infine: sono stato criticato perchè sostenitore dell'abolizione dell'art. 649 del Codice di Procedura Penale. Per me la legge deve essere sinonimo di pari diritti. Quindi se viene concessa la revisione processuale alla difesa, così deve essere concessa anche a Pubblica accusa e Parte civile. Perchè tenere un innocente dentro è grave QUANTO tenere un colpevole fuori. Se, invece, proprio lo si vuol mantenere questo Ne bis in idem, allora i processi non devono essere una Farsa: contraddittorio per tutti, non bisogna calpestare i diritti processuali dei familiari della vittima, si devono assumere in giudizio e nelle motivazioni delle sentenze (ed esaminare) tutte le prove, si devono accettare perizie fatte di analisi di laboratorio non di opinioni, se ci sono contraddizioni nel collegio di difesa la Corte giudicante non può bypassarle, se ci sono strappi alle regole si deve tornare in giudizio per l'Appello-bis. Perchè tutto questo è esattamente ciò che è avvenuto in Appello e in Cassazione nei processi sul delitto di Simonetta Cesaroni. Quindi si è lavorato malissimo (direi: odiosamente malissimo), è stata presa in giro e calpestata la professionalità dei consulenti di Pm e Parte civile, non è stata riconosciuta dignità ad un contributo scientifico della Parte civile, i familiari della vittima sono stati solo presi in giro. I magistrati giudicanti di Appello e di Cassazione si devono assumere la responsabilità di tutto questo che hanno combinato e risponderne. Altrimenti va abolito il Ne bis in idem. Quando poi si verificano casi come quello di via Caravaggio mi sembra giusto stabilire una eccezione nel caso la prova nuova, scientifica, dovesse ridare validità al passato. All'epoca le Scienze forensi moderne non esistevano. Oggi si.
EliminaMa allora questa manifestazione vogliamo farla????
RispondiEliminaQuando vi pare.
EliminaIo ci sono. Ci piazziamo davanti alla Procura di Napoli finchè non ci ascoltano.
22maggio sarebbe possibile???
RispondiEliminaNon esagerate, amici e gentili lettori. Capisco la vostra delusione e la vostra forte rabbia. Chi meglio di me vi può capire: con tutto l'impegno, le energie e il tempo della mia vita che ho dedicato a questa vicenda. Ma non è certamente questo il modo per reagire. Ve l'ho spiegato: quando c'è un impegno attivo e concreto della televisione è possibile che la magistratura faccia qualcosa.
EliminaPerchè esageriamo Dani? Mica siamo un gruppo di pazzi esaltati che si presenta con caschi e manganelli e va a distruggere mezza Procura.
EliminaNoi ci presentiamo civilmente pacificamente e garbatamente. Chiediamo solo la verità.... Non è nostra intenzione metterci dalla parte del torto....
E poi che ti credi? Io ad una certa ora mollo tutto e vado a mangiare la pizza...
Facciamo così, prima tartassiamo quotidiani e tv. Se non accade nulla parte il sit in ok?
Direi di aspettare ancora un paio di settimane, Maria. Ancora un po' di calma e di pazienza. Lo so che ti può sembrare un invito incredibile: perché tutti i termini sono saltati. Aspettiamo per un'ultima volta ancora un pochettino. Dopo tutto, fino ad adesso, nessuno ci ha detto "E' finita di sicuro. Levatevi il pensiero". Non c'è stato ne un Si ne un No. E' un momento di sospensione. E come tutti i momenti in cui una cosa rimane sospesa, bisogna essere ancora un pochettino pazienti.
EliminaChe fosse una coincidenza il nome del "nostro" è poco probabile. Si trovano, infatti data,città di nascita e età; Per me l'omissione del nome esteso è stato di proposito fatto e, potrebbe essere registrasto all'anagrafe con solo il primo nome..
RispondiEliminaSecondo me è lui..
Lo ritengo poco probabile Simone.
EliminaHo lavorato presso uno Studio Legale quando ero all'università e ti posso assicurare che i nomi vanno scritti per intero, altrimenti il documento non è valido
Ma guarda Simone che non è un nome poco diffuso in Calabria. Durante le mie ricerche, trovai un Annunziato Turro in Calabria. Approfondendo scoprì che si trattava di un caso di omonimia.
RispondiEliminaSi ok, ma sai età, nome, scomparso...insomma vari indizi.
RispondiEliminaOk Ok comunque.., ma il dubbio resterà..
Tu non sai la data di nascita precisa?
No.
EliminaDaniele, ma come mai non puoi controbattere sull'altro forum?
RispondiEliminaPerché la mia e-mail è già registrata nella banca dati di quel forum e quindi viene respinta se la riutilizzo per una nuova registrazione, in quanto fui precedentemente bannato. Voglio però precisare che io non fui bannato perché non mi ero attenuto alle regole della buona e civile convivenza in un forum. Chi mi conosce bene si rende conto che io anzi sono anche fin troppo educato e diplomatico quando scrivo. Fui bannato perché davo fastidio agli innocentisti, lì presenti, del caso via Poma. Davo fastidio per la mia informazione precisa e ben documentata che dimostrava la qualità del lavoro di Pm, Parte civile, rispettivi consulenti, Polizia giudiziaria - che faceva conoscere all'opinione pubblica cose non dette bene o occultate dai mass media - che faceva riflettere la gente sul fatto che a carico dell'ex imputato erano arrivate in Tribunale non fantasie ma elementi concreti e molto molto seri e compromettenti. Difatti: oggi ognuno è libero di pensarla come vuole sul caso Cesaroni ma è indiscutibile che l'ex imputato è l'unica persona sulla quale sono emersi elementi investigativi e scientifici che potessero mettere in correlazione qualcuno con l'assassinio di Simonetta Cesaroni. E l'indagine è durata 6 anni prima dei processi. Non 6 mesi, 6 anni. 6 anni durante i quali è stato fatto tutto ciò che si doveva fare, a 360 gradi. Tutto questo agli innocentisti dava fastidio: perché evidentemente sono innocentisti "interessati", non disinteressati. Questi hanno trovato dalla loro parte gli amministratori-moderatori del forum e quindi si sono alleati cercando di rendermi la vita difficile e poi di trovare un qualunque sciocco pretesto per isolarmi. Cosa che è avvenuta.
EliminaIo credo che, nel momento in cui si pretende qualcosa da qualcuno, bisognerebbe anche aver chiaro il modo in cui questo qualcuno possa darcela.
RispondiEliminaMa mi pare che finora nessuno di noi abbia capito se c'è un modo, ufficiale e non ufficioso, per conoscere senza dubbi il risultato delle analisi.
Quindi, anche se parliamo di una ipotetica e lontanissima riforma che porti ad abolire il divieto di nuovo processo per lo stesso oggetto, dobbiamo prima capire noi se la Procura possa fare qualcosa adesso. E finora pare che la Procura non possa fare o dire niente di ufficiale...
Ormai le mie speranze si sono ridotte del 2%. Il fatto che gli interpellati non mi rispondono alla domanda "Allora è finita per sempre?" mi lascia ancora in uno stato di sospensione. Se non c'è risposta, non c'è né un Si né un No.
EliminaHo scritto sul caso in un post di chi l'ha visto e mi hanno rimosso il commento. Questa è l'aria che tira
RispondiEliminaSempre più indignata. Ma perchè si comportano così? Ma loro non erano i paladini della verità?
EliminaSono senza parole Max
Parlando con il mio contatto, ho capito che almeno allo stato attuale delle cose Chi l'ha visto? dimostra totale disinteresse Maria. Secondo me potrebbe cambiare qualcosa solo se martedì dovesse accadere qualcosa di molto importante, come si prevede in queste ore.
EliminaCerto, troppo comodo tornare ad occuparsene dopo che, eventualmente, la Procura ha rivelato il nome.
EliminaL'impegno vero è nell'interessarsi prima.
Davvero delusa, anche se oggi non mi dovrei più sorprendere di nulla.
Sono deluso quanto te.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCmq io sarò a napoli dal 22 al 26 maggio??? Se si organizza qualcosa vorrei esserci ;)
RispondiEliminaDaniele solo per curiosità: il balcone che da su via caravaggio era quello della camera di angela, ora non sono riuscito ad identificare le finestre ( la grande e la piccola ) che precedono la balconata...
RispondiEliminaSi, esatto: la camera di Angela.
EliminaE le due finestre???
EliminaSuccessivamente alla camera di Angela c'erano un tinello e il bagno di servizio.
EliminaLeggo commenti a dir poco ingenerosi nei confronti del lavoro del giornalista Giuseppe Crimaldi sul Mattino di Napoli in merito al caso della strage di via Caravaggio. Commenti letti nel Forum Up sul caso del Mostro di Firenze. Da parte di chi li ha scritti mi sembra solo una infantile provocazione. Io sono assolutamente sicuro che tutto quello che ha raccontato il dott. Crimaldi è verissimo: il fatto che non ha potuto citare delle fonti non significa che per questo motivo non deve essere creduto. E il fatto che la Procura non smentisce conferma la veridicità del tutto. Io ritengo che il dott. Crimaldi ha fatto bene a fare ciò che ha fatto e se tornasse indietro secondo me dovrebbe rifarlo ancora: perchè l'informazione pubblica deve portare i cittadini al corrente di ciò che succede e che non si vuol far sapere ai più. Inoltre voglio ricordare a quegli oppositori che se la prendono con il dott. Crimaldi che lui è stato, in ordine cronologico, l'ultimo a dare la notizia arricchendola mano a mano con alcuni dettagli perchè la prima volta che queste novità sono state rivelate in pubblico è stato il 31 ottobre e il 20 novembre 2013 attraverso il web magazine Cronaca-Nera.it dal giornalista Fabio Sanvitale. Quindi "dare addosso" a Crimaldi nel Forum Up sul caso del Mostro di Firenze, offendendo la nobiltà del suo impegno cronistico, mi sembra molto irritante e assurdo. Se c'è qualcuno che lì se la vuole prendere con il rapporto giornalismo-casi di cronaca nera non deve farlo sulla vicenda-via Caravaggio ma ad esempio sulla vicenda-via Poma: sul caso Cesaroni c'è stato un uso della cosìddetta informazione pubblica da fare ribrezzo. E cioè: prove occultate in tv, assenza di contraddittorio, continua svalutazione del lavoro di qualità condotto da Pm-Parte civile-rispettivi consulenti, notizie inventate (sulla perizia del processo d'Appello e sul fatto di inventare colpevoli-fantasma citando racconti inesistenti degni solo delle favole). E' da respingere fermamente anche l'accusa di "linciaggio mediatico": definizione assolutamente sproporzionata, irreale, incompatibile con quanto è stato raccontato su questo caso e soprattutto incompatibile con il modo con cui si è scelto di raccontare questo caso. Quanto al rispetto formale della legge: è solo una formalità, in questo caso specifico, il processo. Per una formalità deve esserci un processo, sul caso specifico, nel quale è un giudice a dover conferire il valore di prova scientifica al dato scientifico acquisito. Perchè un DNA trovato in macchie di sangue presenti su un reperto della scena del crimine parla da solo. Ufficiosamente ha già valore di prova. Il valore intrinseco, logico, razionale di prova. Tant'è vero che questa è una situazione identica alla svolta che determinò la soluzione sul delitto dell'Olgiata: nella primavera del 2011, fu trovato il DNA del filippino Manuel Winston in macchie di sangue presenti su un reperto della scena del delitto Filo della Torre. Il filippino ammise il delitto e la Procura di Roma fece subito richiesta di giudizio e con rito abbreviato: quindi saltando l'udienza preliminare davanti al Gup per decidere se rinviare o meno a giudizio Winston. Il dato scientifico era così chiaro, con un valore di prova così intrinseco che non c'era necessità di allungare i tempi processuali per arrivare in giudizio.
RispondiEliminaNel suo profilo Facebook, il dott. Giuseppe Crimaldi dà stamane notizia di qualcosa che dovrebbe succedere martedì.
RispondiEliminaQuesta è una bella notizia: Io non dubitavo di un bravo giornalista come Crimaldi.
EliminaSui forum, non ti curar di loro Daniele. Nei forum è spesso tutto un gioco di "ruoli". Se vuoi divertirti leggi alcuni dei profili emersi da una ricerca sulla personalità dei frequentatori assidui di forum, vedrai quanti ne puoi riconoscere!
http://www.corriere.it/scienze/09_aprile_28/personalita_forumisti_online_8cc6f00a-33e9-11de-8558-00144f02aabc.shtml
Grazie Patrizia. Terrò a mente il tuo consiglio.
EliminaBene finalmente delle altre nuove. Per me è anche possibile che comunicheranno i risultati, magari un po' in ritardo alla scadenza di ciò che disse la procura, ma nulla di che. Speriamo
RispondiEliminaStaremo a vedere. Dai toni esaltanti usati dal dott. Crimaldi oggi nel dare questa news attraverso la pagina del suo profilo Facebook si direbbe che dovrebbe accadere qualcosa di decisivo martedì.
EliminaSperiamo, la verità ha atteso anche troppo.
Eliminaper chi non riesce a collegarsi a facebook, cosa ha scritto il dott Crimaldi?
EliminaEcco cosa dice Crimaldi su fb:
EliminaSTRAGE DI VIA CARAVAGGIO - Martedì tutta la verità. (Lex, dura lex, sed lex). Forse finalmente ci siamo: e quelle povere vittime (4: 3 umani e un animale) riposeranno in pace, sebbene la legge degli uomini non sia giunta in tempo a causa di un dettaglio: il dna, che all'epoca non esisteva.
Non capisco questo continuo rimandare. Qual'è la causa? Perché proprio Martedì?
EliminaAnche se sembra più convinto di prima, quel "forse" rovina tutto. Quindi può benissimo non succedere niente un altra volta.
E' già una fortuna essere riusciti ad arrivare fino a questo punto, Matthew. Se non fosse stato per Fabio Sanvitale noi non avremmo mai saputo cosa era accaduto 1 anno fa; se non fosse stato per Giuseppe Crimaldi la Procura di Napoli non si sarebbe neanche posta il problema "Dobbiamo o no rendere noto qualcosa su ciò che sappiamo?". In particolare l'intervento attivo del Mattino è stato fondamentale per far capire alla Procura che la verità non può essere tenuta all'oscuro del popolo italiano in nome del quale viene amministrata la legge e la giustizia. La gente, detto in altri termini, ha comunque diritto di sapere: la Procura non è magari tenuta a fare nomi se la situazione non è affatto facile da gestire ma comunque deve spiegare alla gente il risultato scientifico del proprio lavoro. Almeno questo. C'è stata una certa pressione? E' indubbio. Ma questa è stata una pressione per una nobile causa, per un giusto motivo. Non è stata una pressione fatta per difendere un imputato, per determinare l'esito di un processo.
Elimina(1) Io sono da sempre convinto che, purtroppo, può capitare che verità storica e verità giudiziaria non equivalgono. Può succedere che un dichiarato colpevole in via definitiva è in realtà innocente (anche se oggi è molto difficile fortunatamente - il contributo delle Scienze forensi è utile anche per questo) e può capitare che un dichiarato innocente in via definitiva è in realtà colpevole. Sono gravi entrambe le situazioni: solamente che mentre la prima gravità ha una chance di cancellazione attraverso la revisione processuale in favore della difesa, la seconda gravità non ha chance di cancellazione attraverso la revisione processuale in favore di Procura e/o Parte civile. Di preciso ancora non so cosa accadrà esattamente martedì: ma in ogni caso spero che quello che è successo serva ad aprire una riflessione. La cosa più importante tuttavia è questa: ancora una volta gli italiani hanno la dimostrazione che il DNA è importantissimo. Con il DNA nessuno la può fare franca. Neanche dopo decenni. Senza la prova scientifica, stavamo correndo il rischio di trasformare per sempre degli innocenti di questo caso in sospettati a vita e perciò in potenziali colpevoli a vita. Non era giusto. Oggi ci sono oppositori che si lamentano perché a loro non piace vedere che l'indagine è più scientifica e meno classica, poliziesca. L'indagine scientifica è troppo importante, gli oppositori devono capirlo: ogni assassino lascia tracce di se, della propria identità, quando commette un omicidio. Perché viene fisicamente a contatto con cose che costituiranno la scena del crimine e che quindi diventeranno reperti. A cominciare dagli indumenti della vittima per finire anche ad altre cose eventualmente. Analizzare con la Scienza questi reperti significa già imboccare la strada giusta.
RispondiElimina(2) Senza la prova scientifica, ripeto, stavamo correndo il rischio di trasformare per sempre in potenziali colpevoli a vita due innocenti. Negli Usa è stata presentata una relazione, l'Innocent Project. E' importante proprio per questo: rievoca una quantità enorme di casi risolti in America grazie al DNA. E per risolti, in America, significa non solo aver trovato i veri colpevoli ma aver salvato anche dalla pena di morte persone che in realtà erano innocenti. Inoltre, questa relazione presentata negli Usa dimostra come, a confronto con le vecchie indagini scientifiche sul sangue visibile per risalire alla classificazione dei gruppi sanguigni, solo quelle di oggi fatte sul DNA sono valide. E non solo perché il DNA è specifico per ogni individuo mentre il gruppo sanguigno è comune a tante persone. Ma anche per un altro motivo: le analisi di anni fa con il sistema AB0 causavano errori giudiziari. Perché il sangue, presente sulla scena del crimine, non è puro, non è ottimizzato: viene a contatto con oggetti sommersi da altre tracce (biologiche e non) pregresse ed è sottoposto a rischio di contaminazioni ambientali accidentali. Perché la scena del crimine, una volta, non era preservata come si fa oggi. E le contaminazioni danneggiano gli antigeni, alterano la reazione degli antigeni danneggiati con gli anticorpi, fanno venire fuori classificazioni ematiche inattendibili. Problemi che si acuivano anche a causa del modo non corretto (come si fa invece oggi, cioè) di repertare e conservare le tracce di sangue. Sono tutte cose che una volta non si sapevano, oggi si. Infatti il DNA ha dimostrato che tanti casi che venivano definiti in un certo modo per la classificazione del gruppo sanguigno erano invece sbagliati e avevano causato errori giudiziari. Solo il DNA è valido. Faccio presente che tutte queste cose sono state dette pubblicamente da un professionista massimo del settore: il Generale dei Carabinieri Luciano Garofano, Biologo ed esperto di indagini scientifiche applicate alla Genetica forense, ex comandante della sezione di Biologia del Ris Carabinieri di Parma. Ne parlò a Quarto Grado il 14 febbraio scorso. Ma ne ho trovato anche un'altra conferma, sull'inattendibilità del vecchio sistema AB0 e sul fatto che oggi il DNA ha smascherato tanti errori commessi anni fa in laboratorio quando si risaliva alla classificazione del gruppo sanguigno: la dott.ssa Marina Baldi, Genetista forense. Anche lei molto esperta del settore.
Eliminapero' Crimaldi stavolta sì è esposto pienamente. Martedì dovrà succedere per forza qualcosa.
RispondiEliminaIndubbiamente si è esposto. Quindi penso anch'io che, anche se non sappiamo esattamente cosa, martedì per forza dovrà accadere qualcosa di nuovo su questa vicenda.
EliminaGentili lettori non sperate in niente Altrimenti nuove delusioni martedi....secondo me sta succedendo come diceva daniele, la procura sta dicendo al giornalista : si si non ti preoccupare che prima o poi riveliamo tutto, e la cosa sarà sempre rinviata....e così sarà finché non ci penseremo più nemmeno noi.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUn pò cauto comunque ci vado e proprio perchè dopo quello che è successo il 15 aprile (risultati comunicati il 29 aprile - il 29 aprile: rinvio di 10 giorni) e il 9 maggio (silenzio della Procura allo scadere dei 10 giorni di posticipo) questa cautela, questa prudenza nell'attesa, è d'obbligo. Però più che essere cauto sul discorso "Succederà o no qualcosa martedì 20 maggio?" sono cauto sul discorso "Martedì 20 maggio, esattamente cosa comunicherà la Procura in pubblico se quello che è nelle generali previsioni di queste ore realmente accadrà?". Perchè sulla base delle informazioni che ho acquisito, posso dire che certamente non è facile per la Procura fare in pubblico nome e cognome della persona identificata tramite il DNA. Se succederà, probabilmente diranno almeno che il DNA è stato identificato. Poi? Difficile dire che questa ammissione avrà in pubblico il suo prosieguo.
RispondiElimina*Se i gentili lettori di questo Blog hanno notato un cambio, ovvero la ripubblicazione di un precedente intervento "mutilato" però della parte finale precedentemente scritta, ciò è avvenuto per il seguente motivo: ho dato una mia personale e ipotetica interpretazione su quello che martedì potrebbe accadere. Ho preferito però seguire questa scelta: non alimentare "caos" tra una interpretazione personale di ciò che potrebbe accadere e quello che poi realmente succederà, o dovrebbe succedere, martedì. In altri termini: facciamo parlare la Procura martedì prima di mettere in campo interpretazioni personali. E' meglio. E' più giusto.
EliminaMa poi mi chiedo: la procura ha scoperto quel nome, ok? L assassino è ancora vivo e rintracciabile, l avrà interrogato per scoprire cosa successe quella sera con la vera dinamica dei fatti? E lui avrà ammesso davanti il dato di fatto???
RispondiEliminaPremetto che secondo me sono rarissimi i casi per i quali un colpevole ammette la sua responsabilità in un omicidio. A mio avviso il responsabile di un delitto getta la maschera quando (subito o a distanza di anni) si porta con se un terribile rimorso per quanto ha fatto. Se non si ha rimorso e se sono passati degli anni diventa ancor più difficile: primo, perchè ormai il delitto è stato sradicato dalla propria memoria (dalla propria mente) e magari chi lo ha commesso arriva paradossalmente a pensare di non averlo fatto pur sapendo di averlo commesso; secondo, perchè ormai uno è diventato una persona diversa da allora, si è rifatto una vita e ha acquisito una sicurezza. Sicurezza di impunità, che ha paura a perdere. Detto questo, penso che quello che tu suggerisci rientra nell'esercizio dell'azione penale: per le informazioni che ho posso dirti che nei confronti di questa persona non si può più esercitare l'azione penale, purtroppo. In quanto (e non lo merita) questa persona è incorsa nell'art. 649 del Codice di Procedura Penale: articolo che purtroppo lo tutela, che purtroppo lo mette al riparo (oggi) dall'azione penale. E (l'ho già detto diverse volte in questi ultimi giorni specialmente) ritengo seriamente attendibili le informazioni che ho acquisito, da terzi, sul Chi. Anche oggi, d'altra parte, il dott. Crimaldi del Mattino è tornato sull'argomento nella pagina del suo profilo Facebook e da quello che anche oggi ha scritto ognuno può arrivare a capire chi è questa persona.
EliminaAspita...sono andato sul profilo fb del dr. Crimaldi...deve avere solide informazioni a riguardo perche' lascia chiaramente intendere a chi si riferisce...staremo a vedere...
EliminaIl dott. Crimaldi, è evidente, ha saputo tutto dall'interno della Procura. Il mestiere del giornalista è anche questo.
EliminaCiao Daniele,
RispondiEliminaforse mi è sfuggito il particolare leggendo il blog. Vi erano altri appartamenti al piano di quello in cui abitavano i Santangelo oppure l'appartamento di questi ultimi occupava tutto il piano? In caso vi fossero altri appartamenti abitati al piano, possibile che non si siano accorti di nulla?
Sul lato destro del 4° piano (i Santangelo abitavano sul lato sinistro) c'erano altri due appartamenti. Dagli occupanti di questi altri non è venuto fuori nulla.
EliminaGli inquilini del piano di sotto sentirono tutto. La casa era formata da due appartamenti uniti.
RispondiEliminaEsatto.
EliminaCiao Daniele,
RispondiEliminaqualche settimana fa, dopo essere venuto a conoscenza di nuove informazioni sul caso hai scritto di aver capito che cosa è esattamente successo quella maledetta notte. Pensi che la furia omicida sia dunque scoppiata per i futili motivi ipotizzati dalle Forze dell'Ordine fin da principio (richieste di denaro)?
Inoltre, avevo letto che la ex-moglie del signor Santangelo era morte per la somministrazione di un farmaco da parte del medesimo. E' mai stata valutata, che tu sappia, la pista della vendetta di qualche familiare dell'ex-moglie? Oppure questa cadeva con l'omicidio di Angela?
La pista del movente del denaro non è stata mai spiegata adeguatamente attraverso i mass media, per questo l'opinione pubblica l'ha sempre ritenuta inconsistente. La querela di Gemma Cenname del 1967, i rapporti di Polizia giudiziaria depositati in Procura dai Carabinieri, le testimonianze acquisite a verbale durante le indagini e le intercettazioni dimostrano che Domenico Zarrelli amava fare la bella vita a spese dei propri familiari e parenti. E questa storia andava avanti da anni e si era protratta fino al 15 ottobre 1975. Ma non è tutto: Domenico Zarrelli aveva un carattere violento e quando non otteneva ciò che voleva arrivava a instaurare un clima terrore tra le pareti domestiche. Fino alle aggressioni fisiche. E aveva chiesto soldi anche a Gemma Cenname. Generalmente gli omicidi occasionali avvengono sempre per futili motivi. Fu valutata quell'altra pista ma si è rivelata, e giustamente a mio parere, inconsistente. E oggi la prova scientifica ha dimostrato che era anch'essa una pista di sicuro sbagliata, come quelle Turro e De Laurentiis.
EliminaRagazzi,
RispondiEliminami pare e non vorrei sbagliarmi, che nei post Facebook del Dott. Crimaldi, ci sia qualche commento anche di una o più persone che lavorano o che hanno a che fare con il programma" Chi l'ha visto"...
Non è che è arrivata l'ora di ritrattare il caso?
E cosa ti fa pensare che lavorano per "Chi l'ha visto?" ?
EliminaAnche io ho notato il commento di un'inviata di chi l'ha visto, nella fattispecie Lilly Viccaro Theo;
EliminaMa non ho capito, cosa sta succedendo su quel fb? Mostro calcio dall a alla zeta.....
RispondiEliminaDa quanto leggo sta succedendo che il dott. Crimaldi ha fatto intendere, direi abbastanza esplicitamente, chi è la persona identificata attraverso il DNA. Con ciò confermando quanto anch'io ho saputo in tutto questo tempo (cioè tra novembre e questo mese). Se si è esposto fino a questo punto è perché sa che ormai anche la Procura vuole chiudere questa storia senza più misteri, dicendo finalmente ciò che ha da dire. Martedì.
EliminaE speriamo . Che dire aspettiamo martedì e si vedrà.
EliminaBuongiorno a tutti. Speriamo che finalmente martedì tutto venga rivelato.
EliminaUna curiosità: gli inquilini del piano di sotto cosa sentirono esattamente? solo gli spostamenti notturni , o anche un litigio, delle voci alterate dalla collera? mi sembra strano che non ci siano state delle urla relative al litigio.
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EliminaLa signora Simonelli sentì un grido soffocato di donna. E poi rumori di passi, talvolta anche abbastanza chiari, e rumori di spostamenti di qualcosa all'interno della casa, per tutta la notte. Fino alle 5. Questo è ciò che dichiarò all'epoca. Poi suo figlio Tino, circa 40 anni, ha integrato la testimonianza ufficiale con quella confidenza fatta in famiglia. La Putti Beatrice confidò a suo padre Ugo (e quest'ultimo lo riferì a Fausta Cenname prima che fosse scoperta la strage) di aver sentito in quella casa come rumori di corpi caduti, la notte del 30 ottobre. Agli inquirenti raccontò anche lei di aver sentito rumori strani e soprattutto rumori che facevano pensare a qualcosa di pesante trascinato lungo la casa. Secondo quello che raccontò il Commissario di Ps Lonardo al Giudice Istruttore Di Persia, la Putti gli avrebbe confidato di aver sentito cessare i rumori all'1:00 del mattino, di aver sentito chiudere l'appartamento e di essersi portata al suo occhio magico. Scorgendo con questo una figura/un'ombra non mingherlina che scendeva per le scale. Chiamata dal GI Di Persia, la Putti negò di aver fatto tale confidenza al dott. Lonardo.
EliminaSì, pero'0 quello che sembra strano è che non abbiano sentito nulla relativamente al litigio. Mi riferisco alle urla del litigio. Possibile che (ig)noto 1 abbia avuto quella rrazione senza aver prima urlato per la collera, e senza che ci sia stato un forte battibecco?
EliminaAbito in un palazzo simile a quello, e io (purtroppo) sento a volte anche semplici conversazioni dal piano sovrastante...
Se ti può consolare saperlo, nessuno mi toglie un dubbio: sono state riferite meno cose di quelle che realmente si sapevano. Almeno ho questo dubbio verso l'ex teste Putti Beatrice.
EliminaOvviamente tranquilli che se il nome verrà comunicato tutte le principali trasmissioni ne parleranno. Prima nessuno ha voluto bruciarsi
RispondiEliminaPenso che il silenzio delle trasmissioni tv scaturisce dal fatto che è necessario, per loro, assolutamente, constatare che è la Procura a parlare.
EliminaSono convinto che il giornalista Crimaldi abbia delle fonti sicuramente attendibili perchè conoscono direttamente i risultati, ma per qualche oscuro motivo la Procura nei fatti continua a smentire tale fonte (a lei stessa riconducibile).
RispondiEliminaOggi sul suo profilo FB, il giornalista fa intendere che anche domani non accadrà niente.
Spiace tantissimo dirlo, ma le cose sembrano confermare i miei timori di un paio di mesi fa: non succede niente perchè la Procura non può far niente, neppure volendo. Accontentiamoci di aver capito l'identità scaturita dalle analisi: per parlarne liberamente, vorrà dire che lo potremo fare solo in un ambiente privato, tra persone amiche. Sul web no.
Consentimi di prendere in prestito il "Io so" pasoliniano, Sundance: "Io so" chi è responsabile del delitto di Simonetta Cesaroni, "Io so" chi è responsabile dell'uccisione della famiglia Santangelo. "Io so" e, a differenza di Pasolini, ho anche le prove. Conosco le prove. A quanto pare per i giudici (i "cari" giudici di questo "bel" Paese) le prove neanche bastano, o le scartano. Oppure: questo Paese non è legislativamente al passo con i tempi ed è ancora fermo ad un ipergarantismo distorto.
EliminaSe nn sbaglio Beatrice putti vive ancora a via caravaggio. Si sa più nulla di nicola sceral? Ho mosso le mie conoscenze in tribunale per vedere se si sa qualcosa in più in quell ambiente.
RispondiEliminaNon sbagli. Nel dicembre del 2011 la andai anche a cercare in via Caravaggio per porle qualche domanda. Non le avevo chiesto che pochi minuti, un colloquio assolutamente informale e pacifico. C'era qualche chiarimento che volevo avere e niente di particolare. Ricordo che mi rispose dal citofono e mi disse "No, è fuori luogo". Non potei fare altro che salutarla e congedarmi. Nicola Sceral ha una nuova vita naturalmente e non desidera più parlare di quella storia. Non ne ha voluto parlare con me e neanche con Il Giallo e il Nero. Ma adesso che conosco la verità su chi è stato dico che ha tutto il diritto di essere lasciato tranquillo. Dato che lui conosceva una persona, il dott. De Laurentiis, risultata estranea a questo triplice omicidio. Anzi: mi scuso anche con Nicola Sceral (anche se non mi legge). Non immaginate quanto ci tengo a scusarmi con tutti coloro che (ormai lo so) non c'entrano assolutamente niente. Il caso di Turro è diverso però. Nel senso: è anche lui estraneo a questo delitto, anche lui è stato scagionato dalla prova del DNA (e quindi anche lui è rispetto a questo caso innocente) però a differenza degli altri ugualmente non posso trattarlo bene a parole perché, comunque, è o era un malavitoso. E quindi un bruttissimo soggetto.
EliminaCome mai sono sparite le pagine dei mesi giugno e luglio 2014??????
RispondiEliminaCiao. Mi è capitato un problema, lo chiamerei un "incidente di percorso" in merito al Blog. Anche se si tratta di un problema che non ha niente a che fare con le novità che abbiamo appreso sul caso, attraverso Sanvitale e Crimaldi, tra ottobre 2013 e aprile 2014. E quindi per precauzione (quì non sai mai quello che d'improvviso ti può capitare - anche quando scrivi cose innocue) ho ritenuto saggio togliere dal Blog quegli interventi che, in merito alle recenti novità sul caso (raccontate da Sanvitale e Crimaldi), andavano oltre la notizia nuda e cruda ed erano giudizi personali. Di più non posso dire.
EliminaAh, mi spiace, comunque cerchiamo di mantenere l'attenzione sulla vicenda. Grazie
EliminaPurchè ci arrivino novità, cara Simona. Da parte mia c'è tutta la volontà a mantenere viva l'attenzione su questa vicenda ma dobbiamo anche avere nuovi spunti per parlarne. Perchè altrimenti ripetiamo all'infinito discorsi che abbiamo fatto tante volte. Tutto quello che è successo dall'ottobre 1975 all'aprile 2014 la gente lo conosce ormai benissimo. Almeno la gente che ha seguito, che ha letto questo Blog. E' da fine aprile 2014 che tutto è fermo. Ribadisco che secondo me, adesso, la Procura non ha assolutamente l'intenzione, la volontà di fare un passo di più. Altrimenti gli articoli di Sanvitale e di Crimaldi avrebbero sortito già da tempo il loro auspicato effetto. Però da quello che ho saputo quel passo in più lo devono fare. Quando sarà sarà ma va fatto. Proprio per legge. Per procedura. Come dicevo qualche sera fa a Retaux.
Elimina" giallo" mi ha risposto dicendomi : si farà! E nient'altro.
RispondiEliminaE allora staremo a vedere.
RispondiEliminaMa che risposta è???
RispondiEliminaGià, si farà cosa?
RispondiEliminascrivere a marina baldi? la criminologa di chi l'ha visto?
RispondiEliminaContattai già la dott.ssa Baldi e a sua volta la dott.ssa si attivò per cercare di far smuovere la situazione. Niente: non c'è stato niente da fare.
EliminaPurtroppo nemmeno in tribunale se ne parla!!!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaComprendo la vostra forte voglia di veder succedere qualcosa. Tanto più dopo quello che è successo negli ultimi 9 mesi: una novità importante è stata annunciata tramite canali del giornalismo e ne fece cenno anche il Tg2. Ormai è nato l'interesse, quindi. E chiaramente più uno non vede succedere niente più uno si "accanisce" nel voler sapere. O continuamente non può fare a meno di tornarci sopra con la mente. Ma purtroppo penso che al momento, e a tempo indeterminato, niente accadrà. In Procura (mi sembra evidente) effettivamente le bocche sono cucitissime e non vogliono, proprio non vogliono, né rispondere alle notizie degli ultimi 9 mesi né (per adesso) fare quello che andrebbe fatto per prassi. Perché se quest'ultima cosa fosse invece avvenuta io penso che Il Mattino ce ne avrebbe dato notizia. Quanto al grande circuito dei media: lo abbiamo detto e visto tante volte - o lo possono fare ma non sono più interessati a questo cold case di 40 anni fa oppure per loro non è sufficiente ciò che fino ad oggi, in questi ultimi 9 mesi cioè, si è saputo (e in tal caso preferiscono non trovarsi in difficoltà con una Procura della Repubblica). O entrambi i motivi. Mi sembra ovvio che tutto questo è successo perché la Procura si è trovata in una situazione senza precedenti. Che non ha precedenti simili per il passato. E quindi non ci sono esempi del passato ai quali potersi rifare per decidere cosa fare. E si devono muovere nel perimetro delle leggi attuali.
Eliminagiallo dice che ne parleranno prossimamente!
RispondiEliminaWow! L'hai trovato scritto nella rivista? O dove?
EliminaDaniele allora la situazione è questa: in molti cominciano a scrivere a " giallo" ....secondo me adesso dobbiamo tartassarli, conto su te e maria!
RispondiEliminaHo trasmesso a Giallo tutto il materiale che dovevano conoscere sul caso. Se hanno detto che ne parleranno può darsi che anche questa mia segnalazione ha sortito il suo effetto. Poi ce ne accorgeremo se sarà così effettivamente.
Elimina*Nel caso qualcuno è interessato, giusta o sbagliata che sia, la mia ipotesi definitiva sulla strage è la seguente: secondo me, chi ha compiuto il triplice delitto è stato presente in quella abitazione solo tra le ore 23:30 circa e l’1:30 circa (del 30-31 ottobre). E poi non vi ha più fatto ritorno. I movimenti avvertiti dalla sign.ra Simonelli tra le 3:00 e le 5:00 del 31 ottobre appartenevano secondo me ad altre due persone. Due persone che sono andate lì per cercare di aggiustare le cose in favore di chi ha commesso quell’orribile macello: mettendo in giro per casa finti indizi a discarico e maneggiando-sistemando i cadaveri in un certo modo per ritardare quanto più possibile la scoperta del triplice delitto. Ritengo che ciò che vide il sarto Laudicino all’1:30 del mattino era in correlazione con il triplice delitto e quindi con la fuga in auto di chi lo aveva commesso (fuga a bordo dell’auto di Domenico Santangelo). Secondo me, le due persone che intervennero successivamente pensarono ad un modo per evitare di lasciare tracce di loro in giro. Adoperando dei guanti. Grazie come sempre per la vostra attenzione. Buone vacanze.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSono rimasto sorpreso perchè si trattava di una informazione molto top secret che sembrava proprio destinata a restare ignota alla collettività. Penso che la gente aveva diritto di sapere cosa era successo con le analisi della scientifica.
RispondiEliminahttp://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/08/28/news/assolto_per_la_strage_di_via_caravaggio_dopo_39_anni_trovato_il_suo_dna_sulla_scena_del_delitto-94583496/
RispondiEliminaCaspita...e' proprio vero che...quando meno te lo aspetti arrivano le sorprese...ho appena finito di vedere il servizio sul tg1 delle 20.00....
RispondiEliminaGià. Io, ormai, non ci speravo più.
EliminaNon capisco perche' e' stato eliminato il mio commento dove indicavo la notizia, peraltro riportata nel nuovo post.
RispondiEliminaInoltre chiedevo una possibile motivazione per l'invio della lettera anonima in procura nel 2011 che ha fatto riprendere le indagini sul caso.
Grazie.
Ho ritenuto saggio eliminare il commento perchè nella sua seconda parte erano stati posti dei quesiti che potevano essere male interpretati da qualcuno , arrecando rischi a questo blog. Tutto quì.
EliminaCapisco.
EliminaResta (almeno per me) il quesito, non spiegato, del perche' qualcuno si sia preso la briga di richiamare l'attenzione della procura nel 2011.
Non credo che il desiderio di verita' possa spiegarlo; almeno non nella forma in cui e' avvenuta, con l'indicazione dettagliata di cosa e dove cercare. Come e' stato scritto in un commento, sicuramente qualcuno che conosce le carte; e' stato ipotizzato qualcuno che ha partecipato alle indagini. Ma perche' scomodarsi ora.
Nell'ottobre 2012 è arrivata la lettera anonima. Considerando che solo nel novembre 2011 io e alcune persone che mi hanno aiutato ci siamo presentati in Procura a depositare una proposta di riapertura delle indagini sul caso e visto che gli esami della Scientifica sono terminati a inizio maggio 2013. Sicuramente l'ha scritta e inviata qualcuno che conosceva bene il caso. Almeno secondo me. Di reperti conservati ce n'erano tanti, a quanto ho letto nel web: un centinaio. Di questi, 37 sono andati a Roma. Da questi 37, cinque hanno parlato tramite il DNA (4 mozziconi di sigaretta e un asciugamano macchiato di sangue).
EliminaMa le notizie dicono che la lettera anonima giunse il 9 ottobre 2011, non 2012...
EliminaVedi ultimo articolo Crimaldi: http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/strage-via-caravaggio/notizie/872022.shtml
Quindi se capisco bene, dopo la lettera anonima a novembre avete deposto la proposta di riapertura indagini.
Io so per certo che il 16 novembre 2011 ci recammo (io blogger, Imma Giuliani criminologa, Fabrizio Mignacca psicologo, Marina Baldi genetista forense, Carmen Stizzo avvocato) presso l'ufficio del dott. Melillo alla Procura della Repubblica di Napoli e depositammo una relazione Pro-Veritatae divisa in 3 parti finalizzata a chiedere la riapertura del caso. Prima del 16 novembre 2011 il caso era morto e praticamente dimenticato da tutti. Le mie ricerche erano cominciate a luglio 2011 e a settembre 2011 aprì questo blog. Perciò mi meraviglia che questa lettera anonima giunse nell'ottobre 2011. Sarà successo un anno dopo, nell'autunno 2012. Anche perché solo tra maggio e novembre 2012 il caso tornò in Tv.
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