mercoledì 16 aprile 2014

Una lettera anonima dietro la svolta nelle indagini

Gentili lettori,
pubblico (a seguire) un terzo articolo recente sul caso della Strage di via Caravaggio (i primi due sono stati pubblicati il 10 e il 15 aprile su Il Mattino). E' firmato anch'esso dal giornalista de Il Mattino di Napoli dott. Giuseppe Crimaldi ed è stato pubblicato nel portale d'informazione "Il Napoletano.org" due giorni fa (14 aprile).

L'articolo rivela che, in realtà, c'è stata una lettera anonima dietro la recente svolta nelle indagini sul massacro della famiglia Santangelo. Come scoprirete voi stessi, leggendo il testo, un anno fa è giunta alla Procura della Repubblica di Napoli una comunicazione anonima: l'autore ha invitato la magistratura inquirente a cercare dei reperti in particolare e a farli analizzare. La Procura, verificato il contenuto della stessa e dopo aver scoperto l'esistenza dei reperti in questione, ha disposto indagini scientifiche moderne sugli stessi, eseguite dalla Scientifica della Polizia di Stato. Analisi di laboratorio che hanno condotto un anno fa ad un risultato e quindi ad un esito positivo.

Esito positivo adesso noto all'ufficio del dott. Raffaele Tufano, Sostituto Procuratore di Napoli: la svolta preannunciata dal giornalista investigativo Fabio Sanvitale tra novembre e dicembre 2013 e ufficialmente confermata dal giornalista di cronaca giudiziaria Giuseppe Crimaldi nel corso di questo mese (aprile 2014).

Daniele Spisso

*Link articolo:

http://ilnapoletano.org/2014/04/strage-di-via-caravaggio-perche-si-tace-sul-dna/

30 commenti:

  1. L'elemento della lettera anonima è clamoroso: chi mai poteva conoscere con tale precisione da quali reperti sarebbe uscita la prova decisiva? Qualcuno che ha partecipato alla strage? O qualcuno a cui l'assassino ha confidato qualche particolare? (quest'ultima possibilità è strana, visto che parliamo di un telo e di alcuni bicchieri).

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    1. A rigor di logica, la segnalazione anonima può essere arrivata o da un ex addetto di Polizia scientifica che nel 1975 partecipò al sopralluogo nell'appartamento di via Caravaggio (e dunque: ricordava quali reperti erano stati portati via e custoditi) oppure da qualcuno che frequenta l'Archivio giudiziario del Tribunale di Napoli (e dunque: che sapeva dell'esistenza di quei reperti custoditi). Non penso che il discorso va impostato così: l'anonimo sapeva da quali reperti sarebbe venuta fuori la prova scientifica. L'anonimo ha segnalato l'esistenza di questi reperti conservati, punto. Lo ha fatto pensando: "Glieli segnalo. Se li vanno a prendere e li analizzano è possibile che saltino fuori tracce biologiche utili".

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  2. Uhm, le molteplici considerazioni di un utente in un forum di cronaca nera, mi gettano nel pessimismo. Una a caso è questa: se la Procura non può processare nessuno (perchè morto, perchè non più imputabile, perchè prescritto), allora dovrebbe archiviare senza alcuna pubblicità, perchè il proprietario del DNA può essere considerato colpevole solo dopo un processo, che qui non ci potrà essere se ci limitiamo ai 3 sospettati "abituali"... E magari la Procura non farà alcun annuncio di un nome, ma solo di una archiviazione, perchè impossibilitata a esercitare l'azione penale nei confronti di alcuno...

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    1. Mi dispiace sundance, ma non mi trovi d'accordo. I risultati delle comparazioni genetiche rappresentano, sia per la SCIENZA che per la COMUNITÀ un risultato sensazionale, incredibile, opera di un lavoro meticoloso e prova che la scienza ha fatto davvero passi da giganti. Tu prova ad immaginare, sundance: a distanza di QUARANTA anni i genetisti sono in grado di dirti chi ha bevuto in quel bicchiere, chi ha imbrattato di sangue quell'asciugamano e chi ha fumato quelle sigarette. La scienza è al servizio della comunità ed un risultato così clamoroso non può essere taciuto.
      In secondo luogo, perdonami, ma non mi trovi neanche d'accordo sul fatto che, siccome al 90%, per motivi diversi, gli esiti dell'esame del DNA non porteranno ad un nuovo processo, questo debba essere un motivo per non svelare ed archiviare il caso.
      Innanzi tutto vediamo cosa dice la genetica. In secondo luogo, ci sono i parenti delle vittime che hanno diritto di sapere. La VERITÀ, se non GIUSTIZIA, la vogliamo tutelare? I parenti delle vittime hanno il diritto di sapere questo nome e magari muoversi di conseguenza. Come dice Simona, magari per loro c'è spazio per una richiesta di risarcimento, io non lo so, non sono un legale.
      Infine, non dimentichiamolo, ma i personaggi che furono coinvolti in questa vicenda furono principalmente 3. Non tutti furono formalmente inquisiti e processati, ma, come da documentazione fornitaci da Daniele, i loro nomi apparvero nelle sentenze di assoluzione a carico dell'unico imputato. Chi è veramente estraneo ai fatti, ed oggi ci è dato saperlo, è giusto che esca definitivamente da questa terribile e sanguinosa scena, e con le dovute scuse.
      Io sto attendendo il trascorrere di queste due settimane con pazienza ma anche con apprensione. Se non accade nulla giuro che vado a protestare davanti alla Procura di Napoli, e lo faccio.
      La verità è un bene prezioso di tutti, non un privilegio per pochi.
      Anche se deceduto, non imputabile o latitante, la collettività ha il diritto di sapere chi massacrò Domenico , Gemma, Angela e Dick quel 30 ottobre 1975.

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    2. Un'analisi del DNA non è una prova. Diventa prova SOLO all'interno di un processo.
      Qui ci può essere processo per Zarrelli? Ci può essere processo per Turro? Ci può essere processo per il medico?
      Se un parente o un amico (ragiono per assurdo) quel pomeriggio si è tagliato a casa Santangelo ed è stato medicato, poi se ne è andato salutando, e la sera c'è stato il delitto, tu cosa pensi? Se esce il nome di quel signore, avrà diritto a difendersi in un processo? Oppure secondo te tra pochi giorni esce una sentenza regolare dal semplice annuncio dei risultati del DNA?
      Ma poi, in ogni caso del genere, la prova del DNA si annuncia dentro a un processo. Le indiscrezioni che sempre filtrano, non ci azzeccano nulla con la procedura, che vuole che le prove si formino in un regolare processo.
      Capisco che chi non è del "mestiere" pensi sia una cosa assurda, ma ti assicuro che non è così.
      E' contro la procedura fare una conferenza stampa e dire il nome del proprietario del DNA, che potrebbe benissimo non essere coinvolto nella strage. Ripeto, è un'ipotesi per assurdo, ma per far capire la situazione.

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    3. La procedura è questa, non ci piove. Nel senso che l'ordinamento impone lo svolgimento di un dibattimento processuale per far sì che un dato scientifico diventi una prova scientifica. Allo stesso tempo è ovvio che nel caso in questione questa formalità è imposta solo (appunto) perché così prescrive la Legge. Intendo dire: è evidente che se trovi una traccia biologica (che non appartiene alle vittime) in macchie di sangue presenti su un reperto, e quindi su un qualcosa che ha correlazione diretta con la scena del delitto e con il momento del delitto, il processo realmente diventa solo una "rigida formalità" per passare da dato scientifico a prova scientifica. Allo stesso tempo, sono convinto che se i familiari ancora in vita delle vittime si rivolgono, tramite un legale di fiducia, alla Procura competente, quest'ultima quanto meno è tenuta a comunicare loro in privato: "Noi abbiamo acquisito questo dato. Questo dato è stato identificato. La persona identificata è.......... . Per noi può essere stata questa persona, quindi. Considerando che la traccia l'abbiamo trovata nel sangue presente su un reperto. Però siamo dei magistrati e la Legge ci dice che solo in un processo possiamo passare da dato scientifico a prova scientifica. Anche dinanzi a evidenze di tale valore che non possono sfidare la logica. Era certamente nel vostro interesse, e nel vostro diritto, sapere cosa noi abbiamo scoperto un anno fa".

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    4. Ma scusate, infatti quando la Procura renderà pubblico il nome, non credo che dirà... "L'assassino è", ma piuttosto dirà che dalle analisi sui reperti hanno trovato le tracce corrispondenti a"
      Poi è un'informazione che, come dite giustamente voi, non viene contestualizzata in un processo come prova così come puo' dire tutto o niente...
      Ma, è inutile prenderci in giro, quel nome avrà un effetto determinante sulla nostra visione di via Caravaggio...

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  3. Speriamo bene.
    Tuttavia mi chiedo, se davvero la Procura comunica privatamente ai familiari quel nome, noi come potremmo parlare in pubblico di "colpevole svelato"? Siccome il dato rimarrebbe riservato nel fascicolo di archiviazione, la persona identificata potrebbe intentare querela verso chi mette in giro il suo nome come ufficiosamente accertato..
    Insomma, non ho idea di cosa possa fare davvero la Procura dopo queste due presunte settimane....

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    1. Mi pare evidente che se così andrà a finire la questione, i familiari delle vittime dovranno tenersi per loro l'informazione comunicata in privato dalla Procura competente. Tutte queste constatazioni ci danno quindi la perfetta "dimensione" di una situazione tutt'altro che facile e molto molto delicata per la Procura. E' una situazione di "instabilità" e non è facile prevedere come andrà a finire.

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    2. Ma scusa Daniele, la Procura non renderà noto il nome tra due settimane? Attendiamo pazientemente e poi ne parliamo.
      In ogni caso se la Procura informasse "formalmente" i parenti delle vittime sui risultati del test, loro non sono obbligati a tenerselo per sè.
      Qui non si tratta di indiscrezioni, ma di un dato ufficiale.

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    3. Snndance, volevo dirti, per onestà, che tu hai perfettamente ragione nella tua analisi che hai fatto, ossia sull'esito del DNA e del fatto che non sia, in questo caso, usata come prova in un processo. La giustizia e la legislatura si muovono in un certo modo.
      Ma ci sono altri fattori che secondo me non possono e non devono passare in secondo piano, ossia che aver identificato delle persone che hanno lasciato delle tracce sui reperti a ben 40 anni di distanza è un risultato non da poco.
      Ok, nessuno pagherà - PURTROPPO - per questo massacro... Ma vogliamo mettere l'importanza del DNA in questo ed in altri casi? Vogliamo dare il giusto peso alla scienza e alla genetic? Magari questo caso farà letteratura per una eventuale modifica, in futuro (e, ribadisco, non in questo caso), per far sì che il DNA possa essere accettato come prova per ribaltare casi in cui la giustizia ha condannato o assolto in via definitiva un imputato laddove questi venisse condannato/assolto in un'era in cui il DNA non era stato scoperto.
      Così come per la scienza, la genetica e la medicina, anche per la giurisprudenza ci dovrebbe essere un'evoluzione in questo senso e mi auguro che questo caso che tutti noi stiamo seguendo con apprensione sia un primo passo verso una legislatura più al passo con i tempi.

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  4. Invito tutti ad aspettare pazientemente per vedere cosa succederà.

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    1. Non ti arrabbiare Dani, stiamo parlando solo del più e del meno, in linea generale, senza fare insinuazioni.... Solo formulando delle ipotesi, così, per parlarne.
      Ma facciamo i bravi, lo promettiamo.
      PS: ma quando passano questi 15 gg?

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  5. Oggi ho parlato con un avvocato un pò più esperto, e mi ha detto che se un pm si mette in testa di far conoscere l'esito della prova (in soldoni, il nome), lo farà anche se già sa che non ci potrà essere un processo. Può disporre indagini e chiedere un rinvio a processo, pur se la persona è morta o non più imputabile (e quindi in questa fase il nome uscirebbe in un modo o nell'altro), e poi il giudice gli risponderà che il processo non può aver luogo, ma intanto il nome sarebbe uscito... Mah. Aspettiamo, sì. Tuttavia spero che prima della fine del mese ci sia un dato chiaro, e non un attesa "ad libitum"...

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    1. No, l'avvocato che hai consultato ha detto una cosa vera: per quello che mi risulta, il Codice di Procedura Penale non vieta ad un magistrato di chiedere di procedere nei confronti di qualcuno se anche (per qualche motivo) non ricorrono più i presupposti per farlo. Però, ovviamente, e questo lo stabilisce espressamente il Cpp, in tal caso l'autorità giudicante automaticamente impedisce il prosieguo.

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    2. Come dici giustamente tu, Daniele, intanto aspettiamo di vedere a CHI appartiene quella traccia di sangue, e poi ci ragioniamo su.....

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  6. I miei migliori auguri alla famiglia Santangelo.

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    1. Daniele mi associo a te.
      Auguri speciali alla famiglia Santangelo....
      Con tutto il cuore, anche se non li conosco

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  7. Informo i lettori di questo Blog che domani dovrebbe essere pubblicato, nell'edizione cartacea del quotidiano Il Mattino-Napoli, qualcosa che ha a che fare con il caso e che è successo in questi ultimi giorni. Per adesso almeno non posso fornire altri dettagli. Grazie per l'attenzione.

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  8. Vi confesso che mi sono svegliato con il pensiero di cosa e' riportato sul giornale....Daniele puoi dirci qualcosa di piu' a noi che non possiamo leggere Il Mattino perche' fuori regione? ciao

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    1. Posso solo anticiparti che qualche giorno fa è giunta una lettera indirizzata al giornalista del Mattino che ha curato i recenti articoli sulle novità del caso. Lettera alla quale è seguito un breve commento del giornalista stesso. La lettera, e la replica, doveva essere pubblicata nel Mattino-Napoli tra il 17 aprile e oggi (20 aprile). Se neanche stamattina c'è vuol dire che probabilmente la redazione attenderà qualche giorno ancora per farlo.

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    2. Ho visto che c'e' una lettera dell avv Mario Zarrelli però non riesco a leggerla tutta e neanche la risposta. Forse la verione integrale è solo per chi acquista ol giornale?

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  9. Oggi non è uscito nessun articolo,è Pasqua,dobbiamo aspettare mercoledì visto che dato il lungo periodo di feste si torna a lavorare martedì

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    1. Che delusione..... Forse martedì usciranno i giornali, non credo che non lavorino neanche a Pasquetta, dove vanno? Tanto piove.... Ahahaha
      A parte gli scherzi rinnovo i miei più cari auguri di buona Pasqua a tutti voi, ai vostri cari ed un pensiero speciale ai Santangelo, che possano trascorrere una giornata serena

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    2. Penso che dovete andare a guardare nella sezione "Lettere e commenti" del Mattino-Napoli, in chiusura quindi. Il giornale non l'ho ancora comprato ma se non c'è niente vuol dire che probabilmente quello che doveva comparire oggi sarà pubblicato tra qualche giorno.

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  10. http://www.nanopress.it/cronaca/2014/04/15/strage-di-via-caravaggio-a-napoli-dopo-39-anni-riaperta-lindagine-sul-dna-del-colpevole/7139/

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