giovedì 28 agosto 2014

Il Mattino e La Stampa confermano ufficialmente: il DNA identificato è quello dell'ex imputato assolto

*Articolo Il Mattino:

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_via_caravaggio_zarrelli_dna/notizie/867355.shtml

*Articolo La Stampa:

http://www.lastampa.it/2014/08/28/italia/cronache/strage-di-via-caravaggio-dopo-quarantanni-rilevato-dna-del-principale-indiziato-ormai-assolto-y5CRXwheEC6hakBuGc8ymJ/pagina.html

- La notizia è stata ripresa (tra gli altri) anche dal Tgr-Campania, dal Tg1 e dalla redazione napoletana de La Repubblica -

Daniele Spisso

29 commenti:

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_via_Caravaggio

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  2. Il messaggero anche. http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/strage_caravaggio_dna_zarrelli_cassazione/notizie/867742.shtml

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    1. http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/08/28/ARi3ycmB-processato_caravaggio_indiziato.shtml

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  4. Grazie Daniele! Grazie Grimaldi!

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    1. Grazie anche a voi. Che avete avuto una inesauribile pazienza e passione nel seguire fino all'ultimo l'evolversi di questi ultimi tre anni.

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  5. Certo che ad oggi rivedere le interviste, telefono giallo, blu notte etc... fa tutto un altro effetto. La giustizia fallisce molto piu della scienza....

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    1. La giustizia è imperfetta. O quanto meno può capitare che è imperfetta. Purtroppo non sempre le cose vanno nel verso giusto quando si ha a che fare con la giustizia. Ci sono tanti fattori che concorrono. Forse non bisogna neanche dolersene più di tanto: perchè la magistratura inquirente e la Polizia giudiziaria lo fanno il loro lavoro. In Tribunale dimostrano perchè affermano una cosa. Poi dipende da una combinazione di fattori se va come deve andare oppure no in Tribunale.

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  7. (1) Chiedo scusa a tutti i miei lettori di questo Blog se solo adesso scrivo qualcosa di più completo sulla clamorosa notizia appresa ieri in merito al caso della strage di via Caravaggio ma questi sono giorni un po’ particolari – sono le mie ultime ore di vacanza (domani torno in sede) e mi sento un po’ triste e un po’ allegro, per motivi personali e anche (più specificamente) sentimentali. E qualche giorno fa mi sono sentito poco bene d’umore. Dunque, via Caravaggio: sono passati tre anni e un mese e mezzo da quando iniziai, con il mio blog, a lavorare su questa vicenda. Il mio scopo era quello di mettere in moto qualcosa, prendere contatto con persone che per il loro ruolo potevano fare qualcosa e attraverso il blog e queste persone convincere chi di dovere a riavviare le indagini per pervenire ad un esito, ad un risultato. Mai avrei immaginato che questi sforzi avrebbero dato dei frutti. E quindi potete immaginare la mia contentezza, la mia soddisfazione. Oggi camminavo lungo la riva della spiaggia, pensando a tutti questi tre anni: approfittando degli occhiali da sole che portavo al viso, ho voluto non trattenere le lacrime. Mi sembra giusto, poi, citare, oltre me e il mio lavoro, anche il contributo e l’impegno di altre persone che hanno abbracciato questa causa permettendo di portarla fin dove si è riusciti a portarla: la criminologa Imma Giuliani, lo psicologo forense Fabrizio Mignacca, la genetista forense Marina Baldi, l’avvocato del foro di Napoli Carmen Stizzo, il giornalista investigativo Fabio Sanvitale, il cronista Giuseppe Crimaldi. Se posso ricorrere ad un paradosso, sono contento ma anche deluso dell’esito di questa storia. Deluso perché? Perché quando ho cominciato mai avrei immaginato che cosa sarebbe saltato fuori alla fine. Che cosa sarebbe stato scoperto. Io credevo a tutt’altra ipotesi, a tutt’altra pista e a qualcosa di diverso non volevo crederci. Ma è chiaro che tutto è cambiato tra novembre 2013 e agosto 2014: quello che io e voi abbiamo, gradualmente, iniziato a sapere circa il lavoro della Scientifica ci ha lasciati sbalorditi. E siccome sono una persona leale lo dico a viso aperto “Prima del novembre 2013 avevo sbagliato. Avevo sbagliato ipotesi e ho tracciato delle ricostruzioni ingiuste nei confronti di una persona perbene che non c’entrava assolutamente nulla. Ai familiari di questa persona (che non nomino più perché merita di essere lasciata fuori da questa brutta storia, finalmente) chiedo infinitamente SCUSA. SCUSATEMI se potete. Lo dico di cuore”. Sono molto felice di aver dato nel mio piccolo un contributo acchè la famiglia Santangelo, da adesso, possa riuscire ad andare avanti senza più dubbi. Stamattina, su Il Mattino, è stata pubblicata una dichiarazione della sign.ra Lucia Santangelo la quale ha detto “Adesso noi possiamo ritrovare tranquillità”. L’ho fatto per loro e per le vittime, non per me. Io ho coltivato solo tanta passione in questa storia. Perché sono solo un blogger, e quindi un cittadino comunissimo come tanti altri.

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    1. (2) Ho saputo che attraverso un servizio del Tg1 è comparso di sfuggita un mio articolo sul caso e quindi il mio nome lo si è visto o intravisto: è una bella soddisfazione ma non ne approfitterò. Quello che sono riuscito a fare è il mio orgoglio e la mia soddisfazione. Era diritto dei cittadini sapere che cosa aveva scoperto la Scientifica di Roma: una volta data la notizia che qualcosa era stato scoperto, non si poteva non fare anche “31”. Per un caso come questo, poi: di una crudeltà inimmaginabile perché fu soppresso anche un cagnolino da compagnìa. L’unica amarezza è che non può avere luogo un nuovo processo: la legge italiana parla chiaro per situazioni del genere. Questo significa che in privato possiamo pensarla come vogliamo e possiamo dire tutto ciò che ci pare ma in pubblico la persona che è risultata identificata tramite il DNA (presente su reperti del triplice delitto) è però da considerarsi innocente. Come anche stamattina ha evidenziato Giusepep Crimaldi nel suo articolo su Il Mattino edizione cartacea. Perché in presenza di un nuovo indizio a carico, anche di natura scientifica, solo un processo ha l’autorità per giudicare il medesimo e per pronunciarsi giudizialmente su questo. Questo processo non ci sarà e quindi resta il pronunciamento giudiziario della Corte di Cassazione in data 18 marzo 1985. Questo lo voglio sottolineare perché dico: attenzione a non farsi prendere la mano dalla soddisfazione per la notizia clamorosa appresa ieri, sentendosi “autorizzati” a poter dire in pubblico qualunque cosa si vuol dire. L’ambito privato è un conto, l’ambito pubblico è un altro conto. Io ho capito tutto su questa storia (e ho in mente una ricostruzione che fa quadrare tutto) ma me lo tengo per me, in privato. Quanto al processo civile: spetta all’Avvocatura dello Stato, naturalmente, decidere cosa fare se dovesse decidere di fare qualcosa. Prima di chiudere questo intervento, voglio dire: non bisogna mai perdere la speranza di fare qualcosa per casi d’omicidio vecchi anche di molti anni. Purtroppo non sempre è possibile arrivare alla giustizia o ottenerla del tutto ma è sempre possibile fare qualcosa. Questa storia ci lascia questo insegnamento. Domenico Santangelo, Gemma Cenname, Angela Santangelo, Dick: anche se non vi ho mai conosciuti vi voglio bene. Quello che abbiamo saputo è vostro, non nostro. Per me non morirete mai perché vi penso sempre: le persone non muiono mai finchè ti ricordi di loro. Grazie per la paziente attenzione. Daniele Spisso

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    2. *Scusatemi: a Valmont (utente del forum intitolato al caso del Mostro di Firenze) vorrei dire che nessuno mette in dubbio che il settore della giustizia ha molti problemi. Ne ha, eccome. Problemi di vario tipo. Che partono dalla lunghezza dei tempi per finire alla mancanza di un Albo per coloro che si candidano a fare i periti. Ma mi auguro che nessun magistrato consideri, a fronte di questi problemi gravi, una "perdita di tempo" il riaprire casi d'omicidio vecchi di anni per fare tentativi. Non è mai una "perdita di tempo", Valmont. Neanche sul caso via Caravaggio lo è stato: perchè se anche la vicenda non può progredire dal punto di vista giudiziario, sicuramente è stato scoperto un dato nuovo che ha aiutato (che ha comunque aiutato) il caso. E chiaramente non è da addebitare a nessuno il fatto che una vicenda non può giudiziariamente progredire per via del Ne bis in idem. I tentativi si fanno sempre perchè è un dovere della giustizia e perchè non è mai una perdita di tempo. E quando si fanno dei tentativi si deve cominciare, o finire, anche con verifiche su persone raggiunte da sentenze definitive. Perchè le verifiche non possono conoscere limiti. Questa non è una polemica. Voglio soltanto dire che in questo momento un pò tutti dovrebbero apprezzare lo sforzo compiuto a Napoli da chi di dovere, cioè la Procura. Uno sforzo da prendere come esempio anche per casi vecchi di 60 anni rimasti irrisolti.

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  8. http://www.delitti.net/dossier-la-strage-di-via-caravaggio-dal-1975-ad-oggi290814/

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  9. Caro Daniele, nel mio intervento sul forum evidenziavo la decisione della procura di Roma di non dar seguito a circa 6.000-8.000 notizie di reato all'anno. Il motivo della decisione è che non è possibile perseguirle tutte. Sono reati commessi nel 2012, 2013, 2014 e non saranno perseguiti.
    Di fronte a una situazione del genere trovo che sia una "perdita di tempo" riaprire le indagini su un delitto così vecchio come quello di via Caravaggio, oltretutto sapendo fin dal principio che l'eventuale responsabile, se trovato, o è morto o non è processabile e anche dal punto di vista dei risarcimenti non sarà più possibile far nulla (ho spiegato i motivi sul forum). Mentre si facevano indagini su un reato non più punibile del 1975, non si fanno indagini su reati punibili del 2013 e del 2014. Ecco tutto.

    Peraltro io sono rimasto con un dubbio che non sono riuscito a togliermi, forse puoi farlo tu. Ti faccio ovviamente le congratulazioni per la citazione del tuo articolo in tv, ma mi domando: c'è un fatto nuovo rispetto ad aprile-maggio scorso o è sempre la stessa notizia? cioè ad aprile-maggio avevamo probabilmente un informatore interno alla procura o ai laboratori che aveva informato i giornalisti. Oggi c'è qualcosa di diverso? la procura ha forse presentato un'istanza di archiviazione, o ha fatto altri atti? grazie del chiarimento.

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    1. Sono domande che non devi porre a me. Di queste cose non so nulla. Devi rivolgerti ai giornalisti che hanno raccontato gli ultimi fatti eventualmente.

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  10. Domenico Zarrelli ha rilasciato un'intervista a La Stampa.
    http://lastampa.it/2014/08/30/italia/cronache/il-passato-mi-perseguita-ma-dopo-anni-quel-dna-non-prova-nulla-aGrOBK7kHMbh6t8OAl7PSP/pagina.html

    In effetti come hanno avuto le tracce biologiche di Zarrelli D. per il confronto?

    Detto questo, difendersi con un "ci sono stato alcune volte in quella casa" e' un po' debole per giustificare le tracce su sigarette e straccio...

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    1. Se non erro durante la trasmissione telefono giallo disse che nella casa era stato una sola volta, se non erro in occasione di una festa un mese prima; ora se anche la preaenza di cicche di sigaretta può essere verosimile (anche se dopo un mese appare strano visto l ordine presente in casa) lo è molto meno lo straccio da cucina insanguinato: forse si è tagliato ad affettare pomodori? La vedo molto improbabile...

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    2. Il 23 dicembre 1988 l'ex imputato dichiarò di esserci stato una sola volta: a inizio ottobre del 1975 (come - se non ricordo male - risulta anche dagli atti del processo), in occasione di una festa che riguardava se non erro sia Angela che Domenico Santangelo (lei per l'onomastico lui per il compleanno). A fine aprile scorso, in una lettera indirizzata al giornalista Giuseppe Crimaldi e pubblicata dal Mattino di Napoli, l'avv. Mario Zarrelli (autore della lettera) ha scritto che suo fratello non era mai stato in casa Santangelo.

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  11. La lettera anonima invece rilancia la pista "medica": http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/via_caravaggio_lettera_anonima_strage/notizie/870470.shtml

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    1. Questa appare come la classica lettera di depistaggio...

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    2. Decideranno i magistrati della Procura di Napoli come vagliarla. Per dovere, la redazione de Il Mattino l'ha inviata agli uffici della Procura. Io dico solo che non credo a quello che c'è scritto lì dentro.

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