*Link articolo (buona lettura)
http://lettura.corriere.it/debates/la-giustizia-bussa-due-volte/
Daniele Spisso
martedì 30 settembre 2014
mercoledì 10 settembre 2014
Il nuovo intervento pubblico dell'avv. Mario Zarrelli
Gentili lettori,
l'avvocato Mario Zarrelli ha rilasciato oggi nuove dichiarazioni pubbliche, alla stampa, in merito ai recenti fatti emersi sul caso della strage di via Caravaggio. Di seguito, il link per accedere all'articolo che racchiude il suo odierno intervento.
*Link:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/09/10/strage-via-caravaggio-legale-zarrelli-innocente-nuova-gogna_870f6a7e-2aca-4a34-8cbf-9324700e3d30.html
Daniele Spisso
l'avvocato Mario Zarrelli ha rilasciato oggi nuove dichiarazioni pubbliche, alla stampa, in merito ai recenti fatti emersi sul caso della strage di via Caravaggio. Di seguito, il link per accedere all'articolo che racchiude il suo odierno intervento.
*Link:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/09/10/strage-via-caravaggio-legale-zarrelli-innocente-nuova-gogna_870f6a7e-2aca-4a34-8cbf-9324700e3d30.html
Daniele Spisso
martedì 9 settembre 2014
L'avv. Gennaro De Falco (Parte Civile) sulle ultime notizie
Gentili lettori,
attraverso il link che troverete in questa pagina potrete accedere ad un articolo dedicato pochi giorni fa alle dichiarazioni rilasciate dall'avv. Gennaro De Falco del Foro di Napoli (legale di Parte Civile della sign.ra Lucia Santangelo, nipote di Domenico Santangelo).
*Il link:
http://www.secoloditalia.it/2014/08/strage-di-via-caravaggio-lavvocato-delle-vittime-si-revochi-lindennizzo-che-ottenne-zarrelli/
Daniele Spisso
attraverso il link che troverete in questa pagina potrete accedere ad un articolo dedicato pochi giorni fa alle dichiarazioni rilasciate dall'avv. Gennaro De Falco del Foro di Napoli (legale di Parte Civile della sign.ra Lucia Santangelo, nipote di Domenico Santangelo).
*Il link:
http://www.secoloditalia.it/2014/08/strage-di-via-caravaggio-lavvocato-delle-vittime-si-revochi-lindennizzo-che-ottenne-zarrelli/
Daniele Spisso
martedì 2 settembre 2014
16 novembre 2011 - 28 agosto 2014: tre anni di novità e colpi di scena
-16 novembre 2011: depositata
presso la Procura della Repubblica di Napoli, ufficio del Procuratore aggiunto
dott. Giovanni Melillo, una Relazione Pro-Vaeritatae finalizzata a chiedere la
riapertura delle indagini sul caso della strage di via Caravaggio. La Relazione
è divisa in 3 parti ed è firmata da: sign. Daniele Spisso, nel 2011 articolista
per il web-magazine Cronaca-Nera.it e in seguito blogger (autore della parte
dedicata alla ricostruzione cronistica della vicenda); dott.ssa Imma Giuliani,
criminologa / dott. Fabrizio Mignacca, psicologo (autori della parte dedicata
ad una ricostruzione dell'ipotetico profilo criminologico dell'autore del
triplice delitto); dott.ssa Marina Baldi, genetista forense (autrice della
parte dedicata ad una proposta d'indagine scientifica sui reperti conservati e
dedicata ad una ricostruzione storica della Genetica forense in tutti i suoi
aspetti e sviluppi). La Relazione è stata supervisionata e presentata dall'avv.
Carmen Stizzo, del Foro di Napoli.
-2 maggio / 1° novembre 2012:
il caso torna in Tv.
-Ottobre 2012: alla Procura
della Repubblica di Napoli giunge una lettera anonima, nella quale si invita la
magistratura inquirente a riprendere in mano il caso, cercando presso
l'Archivio generale del Tribunale di Napoli i reperti. Al fine di sottoporli ad
analisi di laboratorio di Genetica forense. L'anonimo dà indicazioni molto
precise sulla custodia dei reperti presenti in archivio. Persino sul loro numero di catalogazione.
-Fine 2012/ aprile 2013:
nell'Archivio generale del Tribunale di Napoli vengono trovati i reperti, conservati in più di cento scatoloni. La Scientifica di Napoli e di Roma ne effettuano una scrematura e
accertano che solamente 37 di questi (con sopra 108 tracce biologiche) sono quelli utili per cercare del DNA con gli esami di laboratorio. I reperti vengono inviati all'Unità Delitti
Insoluti, una specializzazione della Scientifica della Polizia di Stato, con
sede a Roma. A coordinare l'indagine scientifica è l'ufficiale dell'Udi
dott.ssa Anna Maria Di Giulio (la dott.ssa Di Giulio è stata anche consulente scientifico
del programma tv d'inchiesta Il Giallo e il Nero, che nel marzo 2013 si è
occupato su Raitre proprio del caso via Caravaggio).
-Inizio maggio 2013: alle
analisi di laboratorio di Genetica forense condotte dall'Udi, 5 reperti
presenti sulla scena del triplice delitto danno una risposta. Si tratta di 4
cicche di sigarette e di 1 asciugamano da cucina macchiato di sangue. Viene
fuori un profilo. Il profilo viene comparato con quello dell'ex imputato assolto in via definitiva nel 1985, ricavato (a quanto si è saputo pubblicamente) da frammenti di capelli. L'esito è positivo: il DNA
isolato dai 5 reperti è compatibile con il DNA preso in esame. Il risultato viene comunicato alla Procura
della Repubblica di Napoli: dott. Raffaele Tufano. Il dott. Tufano
trasmette il fascicolo al Pm dott. Luigi Santulli, a sua volta coordinato dal Procuratore
aggiunto dott. Vincenzo Piscitelli. La procedura prevede, per una situazione del genere, l'archiviazione del caso.
-Fine maggio 2013: un anonimo
avrebbe inviato una lettera alla Procura della Repubblica di Napoli. Nella lettera,
l'anonimo avrebbe attribuito l'omicidio di via Caravaggio ad un medico.
-Fine ottobre 2013 / fine aprile
2014: il web-magazine Cronaca-Nera.it (Giornalista investigativo dott. Fabio Sanvitale) e Il Mattino di Napoli (Cronista dott. Giuseppe Crimaldi) divulgano
in pubblico le prime notizie sugli esami condotti dalla Scientifica.
-28 agosto 2014: Il Mattino
di Napoli e La Stampa di Torino danno in pubblico la notizia
dell'identificazione dell'ex imputato assolto in via definitiva nel 1985, attraverso gli esami di Genetica
forense condotti più di un anno prima dalla Scientifica della Polizia sui reperti del triplice
delitto. Il Mattino e La Stampa informano che vi sarà l'archiviazione del caso.
-28 agosto 2014: alla
redazione de Il Mattino di Napoli arriva una lettera anonima (costituita da 8 pagine) firmata da tale
Blue Angel. Questi afferma di aver già scritto alla Procura della Repubblica di
Napoli 1 anno e tre mesi prima. Attribuisce il delitto di via Caravaggio ad un medico, indica il luogo presso il quale a
suo dire è nascosto il corpo contundente adoperato per stordire le tre vittime,
attribuisce ad un movente passionale (collegato ad Angela Santangelo) la causa
della strage, sostiene che in un diario personale Angela Santangelo scrisse il
nome dell'assassino. La lettera anonima viene inviata da Il Mattino di Napoli
alla Procura della Repubblica di Napoli.
Daniele Spisso
Daniele Spisso
sabato 30 agosto 2014
giovedì 28 agosto 2014
Il Mattino e La Stampa confermano ufficialmente: il DNA identificato è quello dell'ex imputato assolto
*Articolo Il Mattino:
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_via_caravaggio_zarrelli_dna/notizie/867355.shtml
*Articolo La Stampa:
http://www.lastampa.it/2014/08/28/italia/cronache/strage-di-via-caravaggio-dopo-quarantanni-rilevato-dna-del-principale-indiziato-ormai-assolto-y5CRXwheEC6hakBuGc8ymJ/pagina.html
- La notizia è stata ripresa (tra gli altri) anche dal Tgr-Campania, dal Tg1 e dalla redazione napoletana de La Repubblica -
Daniele Spisso
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_via_caravaggio_zarrelli_dna/notizie/867355.shtml
*Articolo La Stampa:
http://www.lastampa.it/2014/08/28/italia/cronache/strage-di-via-caravaggio-dopo-quarantanni-rilevato-dna-del-principale-indiziato-ormai-assolto-y5CRXwheEC6hakBuGc8ymJ/pagina.html
- La notizia è stata ripresa (tra gli altri) anche dal Tgr-Campania, dal Tg1 e dalla redazione napoletana de La Repubblica -
Daniele Spisso
sabato 10 maggio 2014
Termine scaduto: la Procura di Napoli non ha comunicato nulla
Gentili lettori,
ripercorriamo insieme le tappe di questi ultimi 3 anni e
cerchiamo di fare il punto della situazione.
*Le tappe:
-16 Novembre 2011: presso l'ufficio dell'allora Procuratore
aggiunto di Napoli dott. Giovanni Melillo viene depositata una Relazione Pro-Veritatae
finalizzata a chiedere la riapertura del caso della Strage di via Caravaggio.
La relazione è divisa in tre parti: una ricostruzione cronistica della vicenda
(firmata dal sottoscritto), una interpretazione criminologica sul possibile
profilo dell'assassino (firmata dalla criminologa Imma Giuliani e dallo
psicologo Fabrizio Mignacca), una proposta d'indagine scientifica moderna sui
reperti ancora custoditi alla luce della storia e dei progressi delle Scienze
forensi (firmata dalla genetista Marina Baldi). La relazione è stata legalmente
supervisionata dall'avvocato Carmen Stizzo, del Foro di Napoli.
-Inizio Maggio 2013: la Procura di Napoli riceve una lettera
anonima. Il mittente e autore della stessa invita a cercare alcuni reperti
custoditi e a impiegarli per analisi di laboratorio da parte della Scientifica.
Presso l'Archivio generale del Tribunale di Napoli (in via Reggia di Portici) vengono
trovati un asciugamano macchiato di sangue, un bicchiere da salotto usato,
strane sigarette a metà o appena accese e poi spente. Sono reperti della scena
del triplice delitto. La Procura li spedisce a Roma, presso la sezione
Scientifica della Polizia di Stato. In laboratorio, gli esperti del Viminale (la
Direzione centrale Anti-Crimine del Ministero dell'Interno - via Tuscolana) li
sottopongono ad analisi di Genetica forense.
Da uno dei reperti, un asciugamano macchiato di sangue,
viene acquisito un profilo genetico. Un DNA. Tale profilo viene poi comparato
con quello di qualcuno e dà esito positivo. L'esito viene portato a conoscenza,
a Napoli, del Sostituto Procuratore dott. Raffaele Tufano, al quale è passato
l'incarico. L'ufficio del dott. Tufano decide di non comunicare nulla,
all'esterno, su quanto è stato scoperto.
-Ottobre/Dicembre 2013: il giornalista investigativo Fabio
Sanvitale, attraverso due articoli di web-magazine e una intervista rilasciata
a questo Blog, rivela in pubblico le ultime novità.
-10 aprile 2014: Il Mattino di Napoli, attraverso un
articolo firmato dal giornalista dott. Giuseppe Crimaldi (uscito sia per
l'edizione cartacea che per quella on-line del quotidiano), rivela che sul
tavolo del Sostituto Procuratore di Napoli dott. Raffaele Tufano è giunto un
risultato importante in merito al caso della Strage di via Caravaggio. Ovvero:
è venuto fuori un nome, identificato attraverso un DNA contenuto in macchie di
sangue a loro volta presenti su un telo. Telo che è uno dei reperti della scena
del crimine. La Procura tace ma allo stesso tempo non smentisce la notizia.
-15 aprile 2014: il giornalista del Mattino dott. Crimaldi torna
sulle ultime novità con un altro articolo (pubblicato nell'edizione on-line del
quotidiano) rivelando che dopo 14 giorni la Procura di Napoli renderà noto il
risultato sulle analisi di laboratorio di Genetica forense condotte sui
reperti. La Procura non smentisce.
-22 aprile 2014: nella rubrica "Lettere e
commenti" (edizione cartacea) del Mattino, la redazione pubblica una
lettera inviata al giornalista dott. Giuseppe Crimaldi dall'avv. Mario Zarrelli
qualche giorno prima. L'avv. Zarrelli è il fratello (ed ex legale) dell'ex
imputato Domenico Zarrelli (quest'ultimo: condannato all'ergastolo in primo
grado nel 1978, assolto per insufficienza di prove in secondo grado nel 1981,
assolto con formula piena in un processo d'Appello-bis nel 1984, assolto in via
definitiva nel 1985, risarcito dallo Stato nel 2006). L'avv. Zarrelli lamenta
alcuni dati contenuti negli articoli del dott. Crimaldi perchè a suo giudizio
errati. Il dott. Crimaldi risponde all'avvocato: prende atto dei suoi richiami
ma contemporaneamente difende il diritto dell'informazione a raccontare gli
sviluppi nuovi (importanti) di una vicenda tragica rimasta senza colpevole e
per la quale, dunque, non si può mai smettere di cercare e accertare la verità.
-29 aprile 2014: un articolo dell'edizione on line del
Mattino, firmato dal giornalista dott. Giuseppe Crimaldi, ci informa che la
Procura di Napoli rinvia di 7-10 giorni la comunicazione dei risultati della analisi
di laboratorio di Genetica forense sui reperti della scena del triplice delitto
di via Caravaggio. Dalla Procura non arriva nessuna smentita a quanto scritto
nell'articolo.
-6/9 maggio 2014: la Procura della Repubblica di Napoli, trascorsi
i 7-10 giorni indicati dal quotidiano Il Mattino, non comunica nulla.
martedì 29 aprile 2014
martedì 22 aprile 2014
L'avv. Mario Zarrelli scrive al giornalista de Il Mattino Giuseppe Crimaldi
"I misteri di via Caravaggio - Avvocato Mario Zarrelli
- Napoli":
In relazione all'articolo "Strage di via Caravaggio, è
svolta: in un telo il DNA dell'assassino" pubblicato su Il Mattino in data
10/04/2014, intendo precisare che per "le indagini coordinate dal Pm Italo
Ormanni", che portarono all'arresto di un innocente, Domenico Zarrelli, lo
Stato italiano è stato condannato, con sentenza della I Sezione Civile del
Tribunale di Napoli n. 10352/04 confermata in Appello ed in Corte Suprema di
Cassazione, al risarcimento dei danni (che è cosa diversa dall'indennizzo per
errore giudiziario) per una serie di condotte di frode e di dolo poste in
essere dal Pm, sentenza che le invio in allegato. Inoltre,
1) "L'assassino prima stordisce le vittime con un corpo
contundente mai ritrovato (vedremo il perchè n.d.r.) e poi le massacra
sgozzandole con un coltellaccio da cucina". La difesa, in proposito, ebbe
a dimostrare che, per lo sgozzamento, fu adoperato non un "coltello da
cucina", ma un coltello a serramanico (cd molletta), come risultava dalla comparazione
di tale arma bianca con un'impronta sul tavolo della cucina.
2) Si assume chi può essere arrivato a tanto? "Un
parente". Così insinuando che fondatamente venne ritenuto responsabile del
delitto Domenico Zarrelli, il che è deplorevole.
3) Si assume altresì che "le indagini coordinate dal pm
Italo Ormanni arrivano ad una svolta 4 mesi dopo e culminano nell'arresto di
Domenico Zarrelli, 33 anni, nipote della Cenname. Su di lui convergono alcuni
indizi": -"frequentava casa Santangelo".
Ciò è assolutamente falso in quanto risultò dall'istruttoria
formale che Domenico Zarrelli era stato perfino assente ai festeggiamenti delle
nozze della zia con il Santangelo, nonostante gli stessi fossero avvenuti
nell'abitazione del fratello, avv. Mario.
-"presentava degli strani segni puntiformi alle
mani". La difesa, nella primissima fase delle sommarie indagini, chiese e
ottenne dal pm una perizia eseguita sulle mani del sospettato. Il responso fu,
ad usare un'espressione eufemistica, "farisaico", come peraltro
ritenuto nella sentenza di assoluzione. I periti dissero infatti che i
"segni puntiformi" erano compatibili, sia con la caduta di Domenico
Zarrelli mentre spingeva dal retro la sua pesante Lancia Flaminia Touring,
carrozzata Farina, sia con l'uso di un corpo contundente che avesse delle asperità.
Fu così che, dopo che il giudice istruttore, dr. Felice Di Persia, ebbe ad
eseguire "clandestinamente" un sopralluogo nella casa della strage,
sparì una Fortuna Bendata, statuina che non aveva alcuna asperità e che, in
occasione della scoperta del delitto, risultò fotrografata dalla Polizia
Scientifica. Il Di Persia trattenne per sè le chiavi per circa 15 giorni. Se le
era fatte consegnare dal notaio, dr. Luciano Di Transo, nominato per
l'inventario dei beni, professionista che confermò nel dibattimento sia tale
circostanza che la sparizione (misteriosa) del corpo contundente.
-"Mimmo era alla continua ricerca di soldi che gli
servivano a fare la bella vita". Ciò è falso. Era ormai figlio unico: i
suoi due fratelli, professionisti, uno avvocato e l'altro medico chirurgo, non
gravavano più sul bilancio familiare del padre, alto Magistrato la cui pensione
era più che sufficiente alla "bella vita" di Domenico Zarrelli.
4) Devo infine precisare che in danno di Domenico Zarrelli,
oltre alle condotte di dolo e di frode ascritte al pm e riconosciute in sede
civile, va aggiunto il grave reato di "frode processuale" consumato
da due marescialli dei carabinieri, tali Iannotti e tale Razzano, al servizio
del Di Persia: il tutto accertato nella richiamata sentenza civile di condanna
dello Stato al risarcimento dei danni in favore di Domenico Zarrelli, ed alla
quale faccio espresso riferimento, sentenza a suo tempo non pubblicizzata per
il rispetto che è dovuto a magistrati sereni, non deviati e non assetati di
carriera.
5) Per concludere si fa notare che la Corte di Appello di
Potenza, che assolse Domenico Zarrelli con formula piena, nella motivazione
della sentenza ritenne che in danno dell'imputato vi era stata una "una
oscura regia" e, per rendere giustizia ad un innocente e alla sua nobile
famiglia, scrisse che, accanto alle tre vittime della strage, Domenico Zarrelli
ed il fratello, avv. Mario, dovevano essere considerati rispettivamente la
quarta e la quinta vittima di quel grave delitto.
*La risposta del dott. Giuseppe Crimaldi all'avv. Mario Zarrelli:
Che nella vicenda della strage di via Caravaggio vi sia
stata un'occulta regia è fin troppo evidente. Lo è talmente da averci indotto a
raccontare gli sviluppi della riapertura di un caso rimasto irrisolto, alla
luce della decisione della Procura di Napoli che ha disposto nuove indagini.
Prendiamo atto delle "precisazioni" dell'avvocato Mario Zarrelli, che
tuttavia nulla smentiscono rispetto a quanto pubblicato. E restiamo convinti
che l'accertamento della verità sul mistero di una strage rimasta senza
colpevoli rientri nel dovere di informare i lettori senza per ciò stesso ledere
il diritto di chi sia definitivamente e irreversibilmente stato dichiarato
innocente con una sentenza passata in giudicato.
mercoledì 16 aprile 2014
Una lettera anonima dietro la svolta nelle indagini
Gentili lettori,
pubblico (a seguire) un terzo articolo recente sul caso della Strage di via Caravaggio (i primi due sono stati pubblicati il 10 e il 15 aprile su Il Mattino). E' firmato anch'esso dal giornalista de Il Mattino di Napoli dott. Giuseppe Crimaldi ed è stato pubblicato nel portale d'informazione "Il Napoletano.org" due giorni fa (14 aprile).
L'articolo rivela che, in realtà, c'è stata una lettera anonima dietro la recente svolta nelle indagini sul massacro della famiglia Santangelo. Come scoprirete voi stessi, leggendo il testo, un anno fa è giunta alla Procura della Repubblica di Napoli una comunicazione anonima: l'autore ha invitato la magistratura inquirente a cercare dei reperti in particolare e a farli analizzare. La Procura, verificato il contenuto della stessa e dopo aver scoperto l'esistenza dei reperti in questione, ha disposto indagini scientifiche moderne sugli stessi, eseguite dalla Scientifica della Polizia di Stato. Analisi di laboratorio che hanno condotto un anno fa ad un risultato e quindi ad un esito positivo.
Esito positivo adesso noto all'ufficio del dott. Raffaele Tufano, Sostituto Procuratore di Napoli: la svolta preannunciata dal giornalista investigativo Fabio Sanvitale tra novembre e dicembre 2013 e ufficialmente confermata dal giornalista di cronaca giudiziaria Giuseppe Crimaldi nel corso di questo mese (aprile 2014).
Daniele Spisso
*Link articolo:
http://ilnapoletano.org/2014/04/strage-di-via-caravaggio-perche-si-tace-sul-dna/
pubblico (a seguire) un terzo articolo recente sul caso della Strage di via Caravaggio (i primi due sono stati pubblicati il 10 e il 15 aprile su Il Mattino). E' firmato anch'esso dal giornalista de Il Mattino di Napoli dott. Giuseppe Crimaldi ed è stato pubblicato nel portale d'informazione "Il Napoletano.org" due giorni fa (14 aprile).
L'articolo rivela che, in realtà, c'è stata una lettera anonima dietro la recente svolta nelle indagini sul massacro della famiglia Santangelo. Come scoprirete voi stessi, leggendo il testo, un anno fa è giunta alla Procura della Repubblica di Napoli una comunicazione anonima: l'autore ha invitato la magistratura inquirente a cercare dei reperti in particolare e a farli analizzare. La Procura, verificato il contenuto della stessa e dopo aver scoperto l'esistenza dei reperti in questione, ha disposto indagini scientifiche moderne sugli stessi, eseguite dalla Scientifica della Polizia di Stato. Analisi di laboratorio che hanno condotto un anno fa ad un risultato e quindi ad un esito positivo.
Esito positivo adesso noto all'ufficio del dott. Raffaele Tufano, Sostituto Procuratore di Napoli: la svolta preannunciata dal giornalista investigativo Fabio Sanvitale tra novembre e dicembre 2013 e ufficialmente confermata dal giornalista di cronaca giudiziaria Giuseppe Crimaldi nel corso di questo mese (aprile 2014).
Daniele Spisso
*Link articolo:
http://ilnapoletano.org/2014/04/strage-di-via-caravaggio-perche-si-tace-sul-dna/
martedì 15 aprile 2014
"Il Mattino": tra 14 giorni saranno resi noti i risultati sul DNA
*Link articolo "Il Mattino" - 15 aprile 2014:
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/strage-via-caravaggio-dna-indagini/notizie/634004.shtml
giovedì 10 aprile 2014
martedì 25 febbraio 2014
Il mio ultimo contributo sul caso
Gentili lettori, per quanto è nelle mie possibilità penso
proprio che questo è l'ultimo contributo che posso dare a questa vicenda. Di
più, oltre tutto quello che ho fatto da luglio 2011 a stamattina, non posso
fare. Spetta a chi ha il potere e i mezzi per sbloccare l'attuale situazione di
silenzio e di stallo procedere oltre questo punto. Grazie. Buona
lettura.
Daniele Spisso
*Link:
http://www.nottecriminale.it/noc/index.php?option=com_k2&view=item&id=1851:la-strage-di-via-caravaggio-da-9-mesi-un-dna-e-senza-nome&Itemid=131
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