I dati generali riguardanti le autopsie eseguite sui Santangelo dai professori Achille Canfora (9 novembre 1975) e Pietro Zangani (10 novembre 1975) - (dati ricavati dalle motivazioni della sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Potenza del 9 gennaio 1984). [Il 12 novembre 1975 fu infine incaricato di una perizia tossicologica sui Santangelo il professor Goffredo Sciaudone. La perizia tossicologica ebbe lo scopo di accertare se i Santangelo avessero assunto droghe prima delle aggressioni. Gli inquirenti, infatti, ipotizzarono in un primo momento che l'assassino avesse stordito le tre vittime con una droga e che poi le avesse aggredite e uccise; in vista anche del totale ordine che regnava per quasi tutta l'abitazione. Ipotizzarono anche che la strage potesse trovare spiegazione con ambienti attraverso i quali girava la droga. Per questi motivi, la sera dell'8 novembre 1975, quando la strage fu scoperta, fu richiesto anche l'intervento della sezione Antidroga della Questura di Napoli. L'esito della perizia tossicologica e delle indagini negli ambienti presso i quali circolavano sostanze stupefacenti fu negativo; n.d.r.]
*Domenico Santangelo:
-Vasta ecchimosi fronto orbitaria sinistra con fratture sottostanti
-Due fratture a stampo in regione parietale destra ed occipitale sinistra
-Ferita da taglio profonda al collo (inferta con un solo colpo)
(Morte determinata sia dalle lesioni contusive che da quelle da punta e taglio)
Tasso di alcool presente nel corpo al momento del decesso: 0,07%
*Gemma Cenname:
-Vasta ecchimosi con deformazione e schiacciamento dell'emifaccia destra, con fratture multiple comminute delle ossa sottostanti, specie in sede zigomatica mascellare
-Avulsione traumatica di molti denti (trovati nella cavità orale)
-Due fratture a stampo del cranio in regione parietale sinistra
-Escoriazione al dito medio della mano destra
-Sei ferite da punta e taglio su ambedue i lati del collo, con resezione dei grossi vasi sanguigni della regione
(Morte determinata sia dalle lesioni contusive che da quelle da punta e taglio)
Tasso di alcool presente nel corpo al momento del decesso: 0,05%
*Angela Santangelo:
-Lesioni con fratture multiple al capo in regione temporo-parieto-occipitale destra, con sfondamento di quella parte del cranio e rime fratturative irradiate verso la parte alta e la base cranica
-Ecchimosi escoriata al dorso della mano destra
-Cinque ferite da punta e taglio su ambedue i lati del collo
-Due ferite da punta e taglio non penetranti in cavità alla regione epigastrica
(Morte determinata a seguito delle gravissime lesioni craniche; lesioni da punta e taglio inferte post-mortem)
Tasso di alcool presente nel corpo al momento del decesso: 0,03%
I periti asserirono che la prima vittima a morire fu Angela Santangelo e dichiararono che era impossibile determinare l'ordine cronologico della morte delle altre due vittime, Domenico Santangelo e Gemma Cenname.
[*Il cagnolino yorkshire dei Santangelo, Dick, fu ucciso mediante soffocamento. L'autopsia sul cagnolino fu eseguita, dai professori Achille Canfora e Pietro Zangani, successivamente al 13 novembre 1975, giorno in cui furono scoperti i resti di Dick nella vasca del bagno padronale di casa Santangelo]
Daniele Spisso
L'odio che deve aver avuto l'omicida deve essere stato abnorme, ma mi riesce difficile pensare che sia stata una sola persona a fare tutto questo, dalle foto sembrano persone di corporatura media per cui pesavano, metterli dentro una vasca deve essere stato un grande sforzo, poi perchè la ragazza non nella vasca? il motivo ? non credo che sia la figlia la motivazione in quanto tutti vengono uccisi in ugual modo... pensare che ci sia un criminale libero che ha commesso una cosa come questa... mi sconvolge, penso a quanto abbiano sofferto spero che oggi si posso capire chi possa essere stato, se i morti potessero parlare!!!!!!
RispondiEliminapenso che Angela non fu depositata nella vasca del bagno padronale perchè non c'era possibilità di sistemarvi anche un terzo cadavere (e le foto della scena del crimine lo dimostrano). e probabilmente non fu trasportata nel bagno di servizio perchè lì non c'era una vasca per la doccia. ma probabilmente l'assassino evitò questo trattamento alla ragazza anche perchè dimostrò di voler riservare una certa cura al trattamento di Angela (è una istintiva considerazione di ordine "psicologico" - può anche non essere così, intendiamoci. però è una valutazione da mettere in conto). non tutti sono stati uccisi in egual modo: con il corpo contundente le lesioni sono state pressochè le stesse (angela è morta subito però, perchè i colpi che ha ricevuto sono stati particolarmente devastanti e hanno interessato quella parte della scatola cranica all'interno della quale vi sono le funzioni cerebrali più importanti) ma con il mezzo da punta e taglio no. angela e gemma hanno ricevuto colpi alla carotide di destra e di sinistra mentre domenico santangelo ha ricevuto un colpo solo alla gola, secco. inoltre ad angela sono stati assestati altri due colpi da punta e taglio all'epigastrio. penso che la strage è stata compiuta da un solo soggetto. che, comunque, doveva essere probabilmente un soggetto di corporatura robusta.
RispondiEliminaSono anch'io assolutamente convinto che l'assassino abbia agito da solo, tanto più che il primo omicidio fu inaspettato da parte di Domenico che forse non ha fatto nemmeno a tempo a urlare che già aveva sul capo la mazzata di un oggetto misterioso. Il cane (abbaiò? Chissà…) è stato subito soffocato. La Cenname (in cucina) con molta probabilità non sentì nulla e quando si è trovato l’uomo davanti allora accennò un urlo che svegliò Angela (che infatti fu colpita sul ciglio della stanza da letto matrimoniale). Un escalation di morti “silenziosi” dettata dalla situazione della casa e da circostanze favorevoli all'assassino.
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